Uccide il fidanzato tunisino, lo fa a pezzi con la motosega e nasconde i resti a Budapest

Alla fine di febbraio, un ragazzo di 32 anni di origini tunisine, è scomparso dal suo appartamento di Vienna. Apparteneva a una famiglia di medici conosciuti a livello...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Alla fine di febbraio, un ragazzo di 32 anni di origini tunisine, è scomparso dal suo appartamento di Vienna. Apparteneva a una famiglia di medici conosciuti a livello internazionale. Più di un mese dopo, è ormai chiaro, cosa sia successo di lui. La sua ragazza lo ha pugnalato a morte. Poi, come se non bastasse, ha smembrato il suo corpo, e si è diretta in Ungheria per tentare di scioglierle nell’Acido. «È difficile credere che un atto così crudele possa essere avvenuto a Vienna», scrivono i media ungheresi. L’inchiesta ha rivelato che c’era stata una lite tra il ragazzo e la sua fidanzata ungherese, 27 anni, nella casa che dividevano a Vienna, il 24 febbraio.


Londra, uccise poliziotto e scioglie il corpo nell'acido: italiano trovato morto in carcere

Secondo i resoconti dei media, le liti erano frequenti e lui  spesso era stato violento. Stavolta, secondo i primi rapporti della polizia, Szilvia P. avrebbe preso un coltello da cucina e pugnalato il fidanzato. Ma la cosa che ha lasciato ancora più sconcertata l’intera comunità dove i due abitavano, è il fatto che dopo averlo ucciso gli ha mozzato la testa, le mani e le gambe, e ha messo tutte le parti in una grossa valigia.
 

Poi si è diretta in Ungheria, a 360 chilometri di distanza. Arrivata nella sua città natale Jaszladany, Szilvia - che si dice fosse drogata al momento dell’atto - si è confidata con sua madre. Ma invece di andare alla polizia, le due donne hanno cercato di coprire ulteriormente l’omicidio: hanno comprato dieci litri di acido cloridrico e hanno cercato di sciogliere il corpo del trentaduenne. Tuttavia, questo tentativo è fallito e così i resti del giovane li hanno messi dentro dei sacchi della spazzatura e gettati in un canale di irrigazione a Jaszalsoszentgyörgy, a est di Budapest. Il 2 marzo, dei giovani ciclisti hanno scoperto i sacchi con il contenuto macabro. Szilvia P. e sua madre sono state fermate, la 27enne si è auto-confessata. Sebbene l’omicidio sia avvenuto a Vienna e il 32enne era ritenuto scomparso da settimane, la polizia viennese non è stata informata in alcun modo del ritrovamento. «Le indagini sono condotte dalle autorità ungheresi che sono in contatto con la Procura di Vienna. Finora, la polizia di Vienna non era a conoscenza del caso, né la LPD di Vienna è stata coinvolta in tali indagini», ha detto il portavoce della polizia Harald Sörös martedì. In Austria nel frattempo è stata avviata una procedura interna, come annunciato dalla portavoce della Procura di Vienna, Nina Bussek. Dove alla fine la 27enne dovrà rispondere in tribunale.   Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero