Turiste uccise in Marocco, un 25enne confessa: «Sono pentito». Furono stuprate e decapitate

La morte delle due turiste scandinave, stuprate e decapitate in Marocco, potrebbe presto avere giustizia: Maren Ueland, norvegese, e Louisa Vesterager Jespersen,...

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La morte delle due turiste scandinave, stuprate e decapitate in Marocco, potrebbe presto avere giustizia: Maren Ueland, norvegese, e Louisa Vesterager Jespersen, danese, furono trovate morte il 17 dicembre scorso, e il processo, aperto il 2 maggio ha visto un ennesimo rinvio, il terzo, al 13 giugno. Tra gli imputati 24 persone, di cui 23 marocchini e un uomo con doppia nazionalità svizzera e spagnola.


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I 24 imputati sono accusati di omicidio premeditato e costituzione di gruppo terrorista: la novità del giorno sarebbero le dichiarazioni rese da uno dei quattro principali accusati, il capo del gruppo Abdessamad Ejjoud, 25 anni, che si sarebbe dichiarato colpevole e pentito di quanto fatto, secondo quanto reso noto dal procuratore Abdellatif Ouahbi. Il processo, sottolinea l'emittente tv marocchina 2M, è in corso nella città di Salé, vicino a Rabat.



Gli altri due principali indiziati sono Younes Ouaziyad, 27 anni, e Rachid Afatti, 33. Alcuni degli imputati avevano girato un video con il loro giuramento di fedeltà allo Stato islamico, poco prima del ritrovamento dei corpi delle due giovani turiste lo scorso 17 dicembre: le due ragazze furono violentate, sgozzate e decapitate mentre erano impegnate in un trekking sui monti dell'Atlante, una fine orribile che sconvolse tutta l'Europa.
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Il Messaggero