Flop di presenze al comizio di Tulsa, dove Donald Trump sperava di tornare ai consueti bagni di folla straripante sfidando dopo oltre tre mesi una pandemia di coronavirus ancora...
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Coronavirus: «Sei positivi nello staff del comizio di Trump a Tulsa»
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Poca la gente fuori, tanto che è stato cancellato il discorso di Trump previsto prima del comizio su un maxi palco allestito all'esterno, davanti al quale si contava di radunare almeno 40 mila persone. Lo staff del presidente ha scaricato la colpa sui media, rei di aver spaventato i suoi supporter con i rischi di contagio (che erano reali), e sui dimostranti, accusati (infondatamente) di aver impedito l'accesso ai fan. E questi sono stati i primi due bersagli anche di Trump. «Ci sono persone molto cattive là fuori», ha arringato, definendo i suoi fan dei «guerrieri» per aver sfidato tutti questi pericoli. Poi ha attaccato i media 'fake news' per aver insinuato che potrebbe essere malato perchè all'Accademia di West Point ha sceso le scale in modo incerto («avevo le scarpe con la suola di cuoio», si è giustificato) e ha bevuto un bicchiere con due mani. «Se avessi un problema di salute, ve lo direi», ha assicurato. Quindi ha affrontato il capitolo coronavirus, usando una nuova definizione razzista, 'Kung Flù, dopo averlo già chiamato il 'virus cinesè. «Ho salvato centinaia di vite umane», si è vantato, nonostante gli Usa abbiano il primato mondiale di morti (120 mila) e di casi (oltre due milioni).
«Ora ho ordinato di rallentare i test perchè un loro aumento comporta un incremento dei casi», ha spiegato.
Il Messaggero