Pescano squali invece dei tonni, nave europea sequestrata: pinne vendute al mercato nero

La Vema, la nave europea trovata con le stive piene di squali anzichè di tonno, arrestata nella acque africane
Una nave europea per la pesca commerciale, è stata arrestata nelle acque africane per shark finning. L'operazione...

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Una nave europea per la pesca commerciale, è stata arrestata nelle acque africane per shark finning.

L'operazione è nata da una azione congiunta tra le autorità locali dello stato isulare dell'Africa centrale, Sao Tomè e Principe che sono salite a bordo del grosso peschereccio spagnolo, seppure battente bandiera senegalese.


Collaboratori della operazione, i conservazionisti marini di Sea Shepherd e le forze dell'ordine del Gabon, nell'ambito della Operazione Albacore III."Nonostante il peschereccio spagnolo, dichiara in un comunicato Sea Shepherd, avesse la licenza per pescare tonni o specie simili, le ispezioni effettuate, hanno rivelato che le stive erano ricolme soltanto di squali".

Con molti di questi, è stato precisato, classificati come specie minacciate di estinzione dall'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (UICN). A riprova della caccia dedicata ai grandi predatori, anche le attrezzature da pesca che sostengono gli ami, rinforzate con cavi di acciaio così da impedire, allo squalo, di liberarsi mordendo le lenze.

Molti degli squali rinvenuti stivati, calcolati in oltre due tonnellate di pescato, erano già privi delle pinne anche se, a giudicare da numero delle carcasse, sarebbero dovute essere molte di più.
Segno evidente, quest'ultimo, che la maggior parte del bottino era gia stato venduto.
La pesca illegale degli squali ed il conseguente contrabbando delle pinne, è drammatica consuetudine anche per quelle acque così pescose e lontane da occhi indiscreti.

Le licenze che autorizzano la pesca di alcune specie e che permettono di andare in mare sono, sempre più spesso, semplici pezzi di carta che, una volta al largo, non interessano più.
Nell'agosto del 2016, le autorità di Sao Tomè, agendo nuovamente a bordo della Bob Barker, la nave di Sea Shepherd designata per l'Operazione anti bracconaggio, arrestarono un altro peschereccio spagnolo autorizzato per la pesca con palamiti, l'Alemar Primero. A bordo, furono trovate 87 tonnellate tra squali e pinne.

Ennesimo massacro andato in scena, lontano dagli occhi, lontano dal cuore. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero