Temperature da record mondiale, fissati terzo e quarto posto sopra i 53,7 gradi. Ecco dove

Temperature da far sciogliere i sassi al sole. Finora, la più calda registrata è a Furnace Creek, nella Death Valley in California, a 56.7 gradi il 10 luglio 1913....

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Temperature da far sciogliere i sassi al sole. Finora, la più calda registrata è a Furnace Creek, nella Death Valley in California, a 56.7 gradi il 10 luglio 1913. Al secondo posto ci sono 55,0 gradi del 1931 a Kebili, in Tunisia. Adesso sono stati fissati i nuovi record per la terza e la quarta posizione. Si tratta dei 53,9 gradi a Mitribah, in Kuwait (21 luglio 2016) e di 53,7 gradi a Turbat, in Pakistan, il 28 maggio del 2017. 


I 53,9 gradi del Pakistan diventano anche record in quanto temperatura più elevata mai registrata in Asia. La valutazione ufficiale di questi record è della World Meteorological Organization (Wmo), l'Organizzazione meteorologica mondiale, ovvero l'agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di meteorologia e clima.

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Per la prima volta nella storia, per non dare adito a dubbi sulla validità delle misure, la validazione dei record ha richiesto infatti oltre un anno e mezzo di lavoro di un comitato di esperti internazionali. I lavori hanno visto l'Inrim, l'Istituto di metrologia italiano, fornire un contributo fondamentale sugli aspetti legati alle misure registrate dalle due stazioni. I due termometri che hanno misurato i record sono stati infatti sottoposti ad accurata analisi proprio nei laboratori italiani. Per i due record attuali la valutazione è stata eseguita da un comitato investigativo composto da metrologia (strumento) ed esperti del clima provenienti da Italia, Kuwait, Pakistan, Arabia Saudita, Francia, Spagna, Marocco, Egitto, Turchia, Armenia, Iran, Australia, Stati Uniti e Regno Unito. In particolare, un gruppo dell'Istituto nazionale di ricerca metrologica (Inrim), sotto la direzione di Andrea Merlone, è stato determinante nel condurre un'analisi di calibrazione dettagliata e rigorosa dei due sensori di temperatura inviati gentilmente dai servizi meteorologici nazionali dei paesi del Kuwait e Pakistan, rispettivamente come parte dell'indagine.
 

«Questa indagine - ha detto Randall Cerveny, capo relatore di Climate and Weather Extremes per Wmo - mette in luce il fatto che ora possiamo condurre analisi estremamente approfondite degli eventi meteorologici estremi. Indagini rigorose come questa calibrazione indipendente del sensore di temperatura ci danno molta più fiducia nelle nostre registrazioni climatiche esistenti e di conseguenza forniscono una solida base per esaminare i record che si stanno rompendo in tutto il mondo e per studi di attribuzione degli estremi ai cambiamenti climatici». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero