Kim apre al terzo summit con Trump ma pone le sue condizioni

Kim apre al terzo summit con Trump ma pone le sue condizioni
Si torna a parlare di un terzo summit tra Donald Trump e Kim Jong-un. Stavolta è il leader nordcoreano a rilanciare l'idea, ma il messaggio inviato alla Casa Bianca...

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Si torna a parlare di un terzo summit tra Donald Trump e Kim Jong-un. Stavolta è il leader nordcoreano a rilanciare l'idea, ma il messaggio inviato alla Casa Bianca è chiaro: basta calcoli, gli Stati Uniti devono venire al tavolo con una proposta credibile e praticabile. Solo così si può sperare di raggiungere uno storico accordo entro la fine dell'anno, che porti a una reale denuclearizzazione della penisola coreana. Insomma, per Kim se un nuovo incontro ci dovrà essere non potrà essere un bis del vertice flop di Hanoi del febbraio scorso, che ha finito per raffreddare di nuovo gli entusiasmi dopo una lunga fase di disgelo tra Washington e Pyongyang.


IL DISGELO
Un disgelo fortemente voluto ed enfatizzato dai due leader, utile ad entrambi anche per rafforzare la propria posizione interna. Kim ha parlato all'Assemblea suprema del popolo e le sue parole sono state riportate dall'agenzia di regime Kcna. Il presidente americano, invece, come suo solito ha risposto su Twitter, dicendosi d'accordo con il leader nordcoreano: «Attendo con impazienza quel giorno, che potrebbe essere presto, quando le armi nucleari e le sanzioni potranno essere rimosse, e poi guardare la Corea del Nord diventare una delle nazioni di maggior successo del mondo!». E ancora una volta il tycoon fa leva sul rapporto instaurato con Kim che definisce «eccellente». Nonostante il fallimento dell'ultimo faccia a faccia sia stato un colpo non da poco all'immagine di abile 'deal maker' su cui il presidente americano ha costruito gran parte della sua credibilità. Anche il leader supremo di Pyongyang ribadisce come le buone relazioni personali con il tycoon, nate dopo anni di insulti ed offese reciproche, non si siano affatto incrinate dopo la brusca frenata di Hanoi. Ma per Kim i complimenti reciproci e le reciproche manifestazioni di affetto e di ammirazione non bastano più.
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Il Messaggero