Due stragi a meno di 13 ore l'una dall'altra tra Texas e Ohio, per un totale di 29 morti ed oltre 50 feriti, seminano emozione ma anche indignazione negli Usa, dove sullo...
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Strage in Texas, mamma di 25 anni uccisa con il figlio neonato in braccio: «Gli ha fatto da scudo con il corpo»
«In meno di un minuto i primi poliziotti sul posto lo hanno ucciso», ha raccontato la sindaca della città, Nan Whaley. «Se non fossero stati lì avremmo potuto avere centinaia di vittime, ha aggiunto. In effetti in meno di un minuto sono morte nove persone, tra cui la sorella del killer, mentre altre 27 sono rimaste ferite. Gli investigatori lo hanno poi identificato come Connors Betts, un giovane bianco di 24 anni, residente a Bellbrook, a circa 40 km a sud di Dayton. Secondo la Cbs, non aveva precedenti penali. Ora si scava sulla sua vita e sui suoi account social per capire il movente dell'attacco.
Quando è entrato in azione, con un giubbotto antiproiettile, aveva un fucile automatico d'assalto e numerose munizioni calibro 223, usate spesso per l'Ar-15, l'arma impiegata più frequentemente nelle sparatoria di massa. Meno di 13 ore prima la strage in un supermercato Walmart dentro il centro commerciale Cielo Vista di El Paso, la città del candidato presidenziale dem Beto ÒRourke, vicino al quel confine col Messico che ossessiona Trump e dove si trova anche un centro di detenzione per i migranti. In totale 20 morti, tra cui alcuni bambini, e 26 feriti (anche tre messicani). Tutti in gran parte ispanici. A fare fuoco con un fucile automatico per circa un'ora, sabato mattina, è stato Patrick Crusius, un giovane bianco di 21 anni, residente con i genitori ad Allen, a mezzora da Dallas e a più di nove ore d'auto dalla città della strage. Non è chiaro se Crusius avesse qualche connessione con l'area di El Paso.
La procura texana ha annunciato che chiederà per lui la pena di morte e che il massacro è trattato come terrorismo domestico e crimine d'odio.
«Se possiamo sbarazzarci di abbastanza persone, allora il nostro modo di vivere può essere più sostenibile», si legge. Gli account social di Crusius contengono invece retweet di Trump, post sul muro al confine col Messico e attacchi al candidato presidenziale Bernie Sanders e alla speaker della Camera Nancy Pelosi. Tutti elementi che stanno mettendo in imbarazzo il presidente, il quale si è affrettato a chiarire su Twitter che condanna i crimini d'odio. Ma per il resto solo bandiere a mezz'asta e la preghiera che »Dio benedica la gente di El Paso e di Dayton«, mentre i candidati presidenziali dem attaccano frontalmente lui e i repubblicani che in Senato bloccano l'approvazione di una legge per rafforzare i controlli sui precedenti di chi acquista armi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero