Dopo la strage nello Sri Lanka, sono rientrati in Italia, a Fiumicino, alcuni turisti. «All'improvviso è scoppiato l'inferno. Nessuno se lo aspettava:...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Sri Lanka: «I jihadisti dietro la strage». Il bilancio delle vittime sale a 321
«Eravamo in albergo a Negombo, città a maggioranza cristiana distante una quarantina di chilometri da Colombo e a circa 4 chilometri da San Sebastiano, una delle chiese oggetto degli attacchi esplosivi compiuti contro chiese e hotel del Paese. Sul momento - racconta Nunzia Simoncini, di Roma, appena sbarcata all'aeroporto di Fiumicino in compagnia della nipote Michela - non avevamo capito cosa fosse accaduto. Lo abbiamo capito solo in un secondo momento seguendo i notiziari della Cnn e navigando in internet. Subito dopo, ci è stato quindi ordinato di non uscire assolutamente dall'hotel dove, per questo, siamo rimaste chiuse per due giorni». La donna aggiunge poi che «a causa del coprifuoco, sono state interrotte tutte le linee di comunicazione messaggistica, come, ad esempio, Facebook».
Il Messaggero