Nello spazio esiste, o quanto meno può esistere, un nuovo corpo celeste. Lo hanno dimostrato due astronomi, Juna Kollmeier del Carnegie Observatories di Pasadena...
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Un'eventualità senza dubbio realistica, viste le dimensioni dell'universo, ma che comunque deve rispettare una serie di condizioni di non facile realizzazioni. Un'ipotetica lunaluna infatti è obbligata a muoversi in una traiettoria molto circoscritta: non può trovarsi troppo vicina alla sua luna di appartenenza, perché altrimenti verrebbe attratta dalla sua forza di gravità; ma non può neanche trovarsi collocarsi troppo lontano, perché in questo caso verrebbe attratta dalla gravità del pianeta a cui la luna è agganciata; infine deve avere la dimensione giusta e deve muoversi nello spazio a una certa velocità. È raro che un corpo nello spazio rientri in tutti questi requisiti, e infatti né la Luna che gravita intorno alla Terra né le altre lune del Sistema solare possono vantarsi di avere un satellite.
Gli astronomi Kollmeier e Raymond però hanno calcolato che, nel rispetto di tutti i parametri indicati, la possibilità che in qualche altro sistema planetario si sia formata una lunaluna c'è. Ora si tratta solo di costruire un telescopio capace di vederla. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero