Alabama shock. Una donna di 27 anni è accusata di omicidio per non aver protetto il feto che portava in grembo durante un litigio al termine del quale le hanno sparato...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Alabama, dopo lo stop all'aborto al via la castrazione chimica per chi abusa di minori di 13 anni
L'incidente risale allo scorso dicembre. Jones era allora incinta di cinque mesi e si trovava nel parcheggio del negozio Dollar Store a Pleasant Grove, a pochi chilometri da Birmingham, in Alabama. È fuori del negozio che è iniziato il litigio con la 23enne Jemison. I toni fra le due, che stavano litigando per il padre del bambino, sono progressivamente saliti, fino a che Jemison ha tirato fuori la pistola e ha sparato. La polizia arrivata sul posto ha concluso che il litigio era stato avviato da Jones e che Jemison aveva sparato per legittima difesa. Da qui l'accusa di omicidio colposo nel confronti di Jones, arrestata ma ora fuori dal carcere dopo il pagamento di una cauzione da 50.000 dollari. «L'unica vittima di tutto questo è il bimbo. È stata la madre del bambino a iniziare e continuare il litigio che si è poi tradotto nella morte» del feto, ha messo nero su bianco il capo della polizia di Pleasant Grove, Danny Reid, subito dopo l'incidente. «Quando una donna incinta di cinque mesi inizia un litigio ritengo che abbia delle responsabilità perché il bimbo è completamente dipendente da sua madre, che dovrebbe proteggerlo ed evitare litigi fisici» ha aggiunto Reid. La tesi è stata sposata in pieno dal gran jury con una decisione shock, che molti non si attendevano neanche dall'ultraconservatore Alabama..
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero