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Ultima speranza per i cinque dispersi del sommergibile Titan. La missione di salvataggio entra nella fase finale: la nave francese «L'Atalante» - che trasporta il robot Victor 6000, per le immersioni in acque profonde - è arrivata nella zona individuata per le ricerche. Nel frattempo, altre navi si stanno precipitano sul posto per unirsi alla frenetica caccia.
L'ultima chance
La nave da ricerca francese, «L'Atalante» considerata l'ultima speranza di ritrovare il sommergibile Titan, ha attraversato l'Atlantico ed è pronta a sganciare il suo «sottomarino telecomandato» per ritrovare i cinque dispersi. Il tempo stringe: si prevede infatti che l'ossigeno sarà esaurito entro metà giornata. Da sottolineare che la nave è arrivata nella zona di ricerca intorno alle 2 del mattino.
Il «Victor 6000», un sottomarino robotico telecomandato - e senza equipaggio - può raggiungere una profondità di circa 6.090 metri. È dotato di «braccia» in grado di tagliare i cavi o di disincagliare un'imbarcazione intrappolata o incagliata.
Le ricerche e i dispersi
Tra le persone bloccate a bordo, soprannominate «Titan Five», ci sono il miliardario britannico Hamish Harding, l'amministratore delegato di OceanGate Stockton Rush, il veterano della marina francese PH Nargeolet, l'uomo d'affari pakistano Shahzada Dawood e suo figlio Suleman, di soli 19 anni.
Guillermo Sohnlein ha fondato OceanGate con il signor Rush nel 2009 e ritiene che la possibilità di trovarli potrebbe essere più lunga del previsto. In un comunicato ha dichiarato: «Oggi sarà un giorno critico in questa missione di ricerca e salvataggio, poiché le scorte di supporto vitale del sottomarino stanno iniziando a scarseggiare. Sono certo che Stockton e il resto dell'equipaggio si siano resi conto giorni fa che la cosa migliore da fare per garantire il loro salvataggio è estendere i limiti delle scorte rilassandosi il più possibile. Sono fermamente convinto che la finestra temporale disponibile per il loro salvataggio sia più lunga di quanto la maggior parte delle persone pensi. Continuo a sperare per il mio amico e per il resto dell'equipaggio».
Ma anche se Titan venisse trovato, ci vorrebbero molte ore per salvare i cinque dispersi, il che significa che l'ossigeno potrebbe esaurirsi prima che arrivino in superficie. Gli sforzi di salvataggio per trovarli sono continuati durante la notte e ormai il tempo sembra finito.
L'oceanografo ed esperto di ricerca in acqua David Gallo ha dichiarato oggi: «Sarà quasi impossibile ritrovarli. Abbiamo bisogno di un miracolo, ma i miracoli accadono». Ma l'ex ufficiale della Royal Navy, Chris Parry, ha dichiarato: «Temo che il tempo sia scaduto, non credo ci sia alcuna prospettiva di tirare fuori quelle persone vive».
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Il Messaggero