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Terrorizzato dal viaggio. Si è unito all'equipaggio solo per compiacere suo padre. Un regalo per la festa del papà. Un omaggio che gli è stato fatale. A rivelarlo la zia di Suleman Dawood, il ragazzo di 19 anni morto dentro al Titan. Ucciso nella tragica "implosione" del sottomarino.
La passione per il naufragio
Azmeh Dawood ha detto a NBC News che suo nipote ha informato un parente che "non era molto convinto", ma si è sentito obbligato a compiacere suo padre, che era molto appassionato del naufragio del 1912. "Sto pensando a Suleman, che ha 19 anni, lì dentro, forse senza fiato... È stato uno choc, a dire il vero", ha detto la zia e la sorella devastate all'outlet statunitense dalla sua casa di Amsterdam.
Il parere della sorella
Secondo quanto riferito, la sorella maggiore del signor Dawood, vicepresidente della Engro Corporation, ha detto tra le lacrime: “Sono incredula. È una situazione irreale". Sperava in un miracolo. "Mi sento come se fossi stata catturata in un film da incubo". La stessa Azmeh ha ammesso che non sarebbe salita sul sommergibile Titan: "Anche se mi avessero dato un milione di dollari". La sorella del signor Dawood ha detto di aver perso i contatti con lui negli ultimi anni. Ad Azmeh è stata diagnosticata la sclerosi multipla primaria progressiva nel 2014 ed è stata "ridotta su una sedia a rotelle", come riporta il Daily Mail. Si era trasferita dall'Inghilterra ad Amsterdam per avere un accesso più facile alla cannabis terapeutica, cosa che i membri della sua famiglia, compreso suo fratello, avevano disapprovato.
L'impero perduto
Il signor Dawood e suo figlio erano gli eredi della grande dinastia degli affari Dawood e tra le persone più ricche del Pakistan. Mr. Dawood era il vicepresidente di Engro Corporation, un conglomerato commerciale con sede in Pakistan nella città portuale meridionale di Karachi che si occupa di agricoltura, energia e telecomunicazioni. Erano cittadini britannici e vivevano a Surbiton, nel Surrey. Suleman e sua sorella maggiore sono cresciuti entrambi a Londra. Suleman studiava all'Università di Strathclyde a Glasgow. Era uno studente della Business School e aveva appena completato il suo primo anno.
Il dolore della famiglia
La famiglia Dawood ha rilasciato una dichiarazione su Twitter giovedì sera, affermando che "è con profondo dolore che annunciamo la scomparsa di Shahzada e Suleman Dawood". “I nostri amati figli erano a bordo del sommergibile Titan di OceanGate. Per favore, continuate a preagare per le anime dei defunti e la nostra famiglia durante questo difficile periodo di lutto".
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