Gli integralisti islamici somali Al Shabaab sono tornati a spargere terrore e sangue a Mogadiscio facendo esplodere quattro autobomba guidate da kamikaze di fronte a un hotel con...
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L'hotel Sahafi peraltro si trova di fronte alla sede del Dipartimento di indagini criminali (Cid) somalo. Attraverso la loro Radio Andalous, gli Al Shabaab hanno rivendicato gli attentati confermando la propria pericolosità. Cellula somala di Al Qaida dal 2012, i «giovani» vogliono imporre una versione estrema della sharia, la legge islamica, nell'ex colonia italiana devastata una guerra civile iniziata nel 1991. Cacciati da Mogadiscio nel 2011, gli Shabaab hanno perso il controllo della maggior parte delle città ma conservano una notevole presenza nel sud e centro del paese, da dove organizzano attentati.
Anche se non rivendicato, viene attribuito loro l'attentato con due camion bomba che nell'ottobre dell'anno scorso a Mogadiscio causò la peggiore strage terroristica mai perpetrata in Somalia e una delle più sanguinose al mondo degli ultimi anni, con un bilancio di 512 morti e 316 feriti. La strada dove é stato compiuto l'attentato odierno era piena di auto e gente e un'autobomba é esplosa vicino a un minibus. Fra le vite stroncate da questo nuovo attentato c'é anche quella di una vittima di una macabra coincidenza: il manager dell'hotel, il cui padre era proprietario della struttura e fu ucciso proprio in un attacco compiuto contro lo stesso albergo dagli Shabaab nel 2015. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero