Ucraina, soldati russi bloccati dal Covid. I dottori: «Non abbiamo le medicine per curarli»

Sarebbe il risultato delle condizioni di sovraffollamento e insalubrità dell'area di addestramento

Soldati russi bloccati dal Covid, focolaio nell'esercito di Putin. I dottori: «Non abbiamo le medicine per curarli»
L'inverno blocca l'avanza di Putin in Ucraina. I soldati russi mobilitati nella regione di Sverdlovsk sono malati di Covid. Precisamente le truppe che si trovano...

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L'inverno blocca l'avanza di Putin in Ucraina. I soldati russi mobilitati nella regione di Sverdlovsk sono malati di Covid. Precisamente le truppe che si trovano nell'area di addestramento di Elanskii training area, a 129km da Yekaterinburg: sul lato orientale degli Urali. Qui ci sarebbe un'infezione di massa, un focolaio, che i medici non sono in grado di fermare per mancanza di attrezzature e medicinali. A riportarlo l'organo di informazione indipendente russo SOTA. Perché il virus si starebbe diffondendo così velocemente? Potrebbe essere il risultato delle condizioni di sovraffollamento e insalubrità nel luogo in cui sono presenti i militari.

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Soldati russi malati di Covid, la denuncia: «Mancano le medicine»

«I medici locali non dispongono dell'attrezzatura minima necessaria e ai pazienti non vengono fornite le medicine», prosegue nel report su Telegram SOTA. Come si curano allora? I volontari raccolgono i farmaci da un'ampia lista, che comprende non solo i soliti rimedi per il raffreddore (come gocce nasali e pastiglie per la gola) ma anche analgina, amoxicillina, drotaverina (NO-SPA), lidocaina. I dottori, inoltre, chiedono anche di comprare gli stenoscopi di cui hanno bisogno. Dal rapporto della SOTA si legge come gli uomini mobilitati vivano in condizioni di estremo affollamento, apparentemente in una sorta di palazzetto dello sport: il che ha probabilmente contribuito alla diffusione delle malattie.

Le precedenti segnalazioni

Non è la prima volta che vengono segnalati problemi di salute a Elanskii. In ottobre-novembre è stata segnalata un'epidemia di pidocchi tra i mobilitati. Come ha detto un soldato: «I pidocchi mi stanno divorando, sono esausto. Tutti vanno in giro con il prurito per tutto il tempo. Non ci sono abbastanza strutture per lavarsi, perché il campo militare non è stato progettato per un numero così elevato di persone».

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Il Messaggero