Allarme in Francia dopo la morte di Tiffen, una quindicenne morta domenica scorsa mentre usava lo smartphone in bagno a Marsiglia. È stato il padre, Serge, a trovare la...
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Serge ritiene che il moltiplicarsi dei caricatori «non ufficiali», che non rispettano cioè tutte le norme di sicurezza, accrescano i rischi letali. Il padre non ha invece precisato se l'impianto della casa di Marsiglia in cui la giovane ha perso la vita disponesse di un impianto elettrico a norma, con il dispositivo di sicurezza di messa a terra. Negli ultimi 4 mesi, sono quattro le persone decedute in Francia in circostanze analoghe a quelle di Tiffen. Tra queste, la piccola Nabia di 9 anni folgorata nella vasca da bagno a dicembre. Nel 2018, la Direzione Generale francese Anti-Frode lanciò l'allarme sulle «diverse morti per elettrocuzione legate all'uso di telefoni portatili in bagno».
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Secondo France 3, casi simili si sono moltiplicati negli ultimi anni, anche in Paesi come la Russia, la Gran Bretagna o gli Stati Uniti. Un caso anche in Belgio nel 2018. Intervistato a suo tempo dall'emittente belga RTBF, Damien Ernst, professore di elettromeccanica all'Università di Liegi, raccomandò di controllare l'impianto elettrico. «Bisogna farlo verificare. Bisogna assicurarsi che ci siano delle prese a terra. Forse bisogna installare un disgiuntore sul circuito che collega il bagno nonché verificare tutte le apparecchiature elettriche che usate in bagno». Per Jerome Koenig, vice direttore generale dell'associazione Promotelec, questi drammi «dimostrano che le norme legate alla sicurezza elettronica vengono ancora ignorate». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero