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Un nuovo capo di stato per svecchiare gli assetti politici in Irlanda: Simon Harris, classe 1986 supera il record del premier dimissionario Varadkar. Il nuovo taoiseach (Primo ministro in lingua gaelica) con una passione per Tiktok, batte il suo predecessore Varadkar, premier a soli 38 anni. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, si è congratulata con lui su X e ha scritto di aspettarlo a Bruxelles.
Il Parlamento irlandese dice sì a Harris, 37 anni, primo ministro
Irlanda, Vardakar: mi dimetto dal partito e presto dal governo
Dalla candidatura d'emergenza all'elezione
Il ministro dell'Istruzione uscente Harris ha ottenuto la fiducia col voto del Dail, Parlamento monocamerale della Repubblica, riconvocato dopo la pausa di Pasqua: con la conferma dell'accordo di maggioranza tra Fine Gael e Fianna Fail, le due storiche forze principali rivali del centro destra irlandese costrette a formare una coalizione con i Verdi pur di rimanere al potere. Harris era già subentrato a Varadkar il 24 marzo in veste di candidato unico d'emergenza come leader di partito del liberal-conservatore Fine Gael e ha ottennuto la fiducia con 88 voti a favore e 69 contro. Nel pomeriggio, l'insediamento formale nelle mani del vecchio presidente Michael Higgins. Il premier uscente Varadkar, 45 anni, ha rivendicato l'eredità del proprio gabinetto, su temi come la lotta ai cambiamenti climatici. Ma ha anche detto di non essere più adatto al suo ruolo, elogiando Harris come l'uomo "dell'inizio di una nuova era". Il nuovo premier ha accettato la sfida promettendo un piano contro la carenza di alloggi residenziali e ricordando di essere figlio di un tassista.
Il profilo politico
Deputato più giovane di sempre a soli 24 anni e al governo dal 2016, il nuovo premier è una figura di transizione, a metà tra la continuità di governo e il ricambio generazionale. Varadkar, infatti, primo premier omosessuale e di padre immigrato è riuscito ad accelerare sui diritti civili. Ma il nuovo premier Harris ha anche la necessità pre-elettorali non tanto per le europee di maggio, ma in vista del voto politico del 2025.
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