Rapita in Kenya, insulti contro Silvia Romano: «Potevi aiutare gli italiani»

«Ennesima oca giuliva, poteva stare a casa e aiutare gli italiani». Questo è solo uno degli insulti recapitati a Silvia Romano, la volontaria di 23 anni...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Ennesima oca giuliva, poteva stare a casa e aiutare gli italiani». Questo è solo uno degli insulti recapitati a Silvia Romano, la volontaria di 23 anni rapita in Kenya in seguito ad un attacco armato in un mercado a 80 chilometri da Malindi. Ma il popolo della rete questa volta ha reagito con forza a questi attacchi gratuiti. In molti infatti al grido «poteva restare a casa» hanno risposto: «Chi scrive questo sono gli stessi che dicevano "aiutiamoli a casa loro", in realtà sono solo dei razzisti». 


LEGGI ANCHE Kenya, volontaria italiana 23enne rapita da commando armato: «Cercavano la straniera»




Silvia Romano, 23 anni, milanese, si era laureata da poco e lavorava per una organizzazione con sede a Fano, nelle Marche, la Africa Milele Onlus. Era tornata in Italia a settembre ma poco dopo è subito ripartita perché «era quello che desiderava». Ora di lei gli sciacalli del web scrivono così: «Quanto ci costerà farla tornare a casa sua per sempre ma con obbligo di dimora e firma!» oppure «Lasciatela li, se è li che è voluta andare». 
 
Ma le risposte sono immediate: «Quindi quando uno dice: "Aiutiamoli a casa loro" lo dice solo così, per aprire bocca...» e «Viene rapita una volontaria di 23 anni in Kenya e il popolo degli #aiutiamoliacasaloro manifesta la loro solidarietà con 'poteva rimanere in Italia'. Ma quanto siete merde? #SilviaRomano». 

«Il punto è aiutare i deboli - scrive una ragazza - L'unico modo di aiutare gli italiani, come dite, sarebbe combattere a morte altri italiani, ma quelli, invece, voi li votate. Per cui non rompeteci i coglioni se decidiamo di aiutare chi se lo merita. Qui, in Kenya o dove cazzo ci pare. #SilviaRomano».

«Non ci sono parole per commentare quello che sta accadendo. Silvia, siamo tutti con te. Africa Milele Onlus». Questa la scritta che appare sulla homepage del sito della onlus di Fano con cui era impegnata Silvia Romano. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero