Shutdown, i controllori di volo canadesi regalano pizze ai colleghi americani senza stipendio

Shutdown, i controllori di volo canadesi regalano pizze ai colleghi americani senza stipendio
NEW YORK – Sono oltre diecimila i controllori di volo Usa che stanno lavorando senza riscuotere il salario. E i loro colleghi canadesi hanno pensato di tassarsi per mandar...

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NEW YORK – Sono oltre diecimila i controllori di volo Usa che stanno lavorando senza riscuotere il salario. E i loro colleghi canadesi hanno pensato di tassarsi per mandar loro un messaggio di solidarietà e amicizia. Ieri, in trentacinque diversi aeroporti Usa sono arrivati scatoloni di pizza per i controllori americani, omaggio dei colleghi canadesi.


La parziale chiusura delle attività governative Usa dovuta all’esaurimento dei fondi di 9 agenzie federali, va avanti oramai da oltre tre settimane. Sono ottocentomila i dipendenti affetti dalla chiusura, metà dei quali stanno a casa, e metà sono costretti a lavorare anche senza stipendio perché giudicati indispensabili, come i controllori di volo, appunto. E oramai anche l’economia che gira intorno a loro comincia a risentirne: chi non percepisce stipendio, infatti, non spende.

Al momento non si vedono soluzioni. Donald Trump è fermo sulle sue posizioni: se le leggi di finanziamento delle agenzie federali a secco non includeranno anche 5 miliardi e 700 milioni per la costruzione di una parte del muro al confine con il Messico, vi apporrà il suo veto.

Dal canto loro i democratici, che ora hanno la maggioranza alla Camera, hanno rifiutato di includere il pagamento per una barriera che definiscono “immorale” e inutile. E’ noto però anche che sarebbero disposti a negoziare se Trump desse in cambio qualcosa di concreto, magari l’amnistia per i giovani “dreamers”, gli immigrati illegali arrivati negli Usa prima del 2007, quando erano bambini, al seguito dei genitori. Ma Trump finora non è sembrato disposto a concedere nulla, perché non vuole sembrare debole davanti ai suoi elettori.

Resta il fatto che i sondaggi dovrebbero portarlo a più miti consigli: un primo sondaggio WashingtonPost-Abc dimostrava che il 53 per cento degli americani dà la colpa a lui per lo shut down, e il 29 ai Dem. Un altro sondaggio Cnn mostra che il 55 per cento punta il dito contro di lui e il 32 contro i Dem.

Nel frattempo centinaia di migliaia di persone vivono momenti di estrema preoccupazione, devono chiedere aiuto alle famiglie o agli amici, e ci sono casi in cui devono assegnarsi a  ricorrere all’assistenza pubblica e alla carità delle chiese.

In questo panorama, il gesto dei controllori di volo canadesi cambia poco. Qualche cinico ha detto: «Sarebbe stato diverso se avessero offerto metà dei loro stipendi». E tuttavia per gli americani di aeroporti come Boston, Seattle, Newark, l’arrivo degli scatoloni di pizza è stato un momento allegro: «E’ il pensiero che conta, soprattutto in questo momento in cui sembra che a noi non pensi nessuno» ha commentato un controllore, addentando una “margherita”.

                                                                                                                                                                                


 

 

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Il Messaggero