Seattle, le scuole fanno causa ai social: «Tik Tok, Instagram e Facebook danneggiano i ragazzi, paghino i danni»

La mega causa delle scuole pubbliche di Seattle

Le scuole di Seattle denunciano i Social Media: «Tik Tok, Instagram e Facebook responsabili di molte patologie dei ragazzi»
I ragazzi della Generazione Z sempre piu' connessi. Forse troppo. Non ci fanno piu' caso neanche i genitori a quante ore i proprio figli usino, anzi abusino, lo smatphone....

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I ragazzi della Generazione Z sempre piu' connessi. Forse troppo. Non ci fanno piu' caso neanche i genitori a quante ore i proprio figli usino, anzi abusino, lo smatphone. Video giochi, chat e video, qualsiasi motivo è valido per i ragazzi, ma anche per i bambini, per tenere in mano un cellulare. E per gli adulti a volte l'apparecchio è un surrogato perfetto della baby-sitter. Ma l'allarme degli esperti è chiaro: «Sempre più ragazzi, specie dopo la pandemia racconta - preferiscono vivere online piuttosto che fare esperienze nella vita reale, con tutto quello che può derivarne, dal cyberbullismo all'hikikomori. Ma spesso sottovalutiamo il fatto che un uso eccessivo e precoce può avere conseguenze negative sul piano psicologico e sociale», sono state queste le parole di Giuseppe Lavenia, presidente dell'Associazione nazionale dipendenze tecnologiche (Di.te.), che il fenomeno lo osserva ogni giorno sul campo.

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Le scuole di Seattle denunciano i social: il motivo

E ora anche gli insegnanti non ce la fanno piu'. E negli Stati Uniti se la prendono con i social. Così le scuole pubbliche di Seattle hanno intentato una nuova mega causa contro i giganti della tecnologia proprietari di TikTok, Instagram, Facebook, YouTube e Snapchat, accusandoli di essere responabili dei danni alla salute mentale di milioni di ragazzi. Nel documento di 91 pagine presentato in tribunale, riporta Abc news, si sottolinea che dal 2009 al 2019 c'è stato un aumento del 30% degli studenti delle scuole pubbliche della città che hanno rivelato di sentirsi «tristissimi o senza speranza quasi ogni giorno per due settimane o oltre di seguito».

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Il documento

In particolare, le scuole accusano i social media di essere responsabili della maggiore diffusione di una serie di patologie tra le quali ansia, depressione, problemi alimentari e cyberbullismo. Non solo: secondo la denuncia tutto questo rende più difficile per le scuole svolgere il loro lavoro di istruire gli studenti costringendole a chiedere il supporto di professionisti della salute mentale, sviluppare piani didattici alternativi e paralleli sugli effetti dei social media, nonché a formare gli insegnanti sul tema. In sostanza nella causa si chiede a tribunale di ordinare alle aziende big tech di risarcire i danni e di pagare per la prevenzione e le cure per l'uso eccessivo e problematico dei social media. 

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Il Messaggero