Il patto tra Sanchez e Podemos basterà a garantire una maggioranza di governo per la Spagna? Forse sì, ma a a condizione che siano rispettate una serie di variabili,...
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Per assicurare al governo progressista un'agibilità in Parlamento, diventa necessaria a questo punto l'astensione di qualche altra formazione. Sanchez ieri sperava di ottenerla da Ciudadanos, il partito moderato che, pur essendo uscito penalizzato dalle urne (ha praticamente dimezzato i suoi consensi in pochi mesi) può ancora far valere 10 deputati. Ma Ciudadanos ha già annunciato che non accetterà in nessun caso di votare scheda bianca a un governo di sinistra. Dunque per il Partito socialista e Podemos non resta che una possibilità: ottenere l'astensione dei partiti catalani. I quali si sono dichiarati da subito disponibili a trattare, ma è evidente che concederanno il loro via libera solo in cambio di qualche concreto atto nei confronti delle loro istanze indipendentiste.
In campagna elettorale Pedro Sanchez ha avuto una posizione molto rigida verso le richieste che arrivavano da Barcellona. Ora si troverà costretto a cambiare atteggiamento. Così proprio il governo che nasce in nome della “unità nazionale” sarà probabilmente quello più generoso verso gli autonomisti che vogliono dividere il Paese. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero