Guerra Russia Ucraina, i soldati eroi dell'Isola dei serpenti potrebbero essere vivi: «I russi li hanno portati via»

Guerra Russia Ucraina, i soldati eroi dell'Isola dei serpenti potrebbero essere vivi: «I russi li hanno portati via»
Potrebbero essere ancora vivi i soldati dell'Isola dei serpenti balzati agli onori della cronaca per aver mandato letterlamente a quel paese una nave russa che tentava lo...

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Potrebbero essere ancora vivi i soldati dell'Isola dei serpenti balzati agli onori della cronaca per aver mandato letterlamente a quel paese una nave russa che tentava lo sbarco sull'isola. I 13 soldati rimasti a difendere l'isola del Mar Nero, secondo quanto comunicato dall'Ucraina sarebbero stati uccisi per non essersi voluti piegare ai militari russi e il botta e risposta dei messaggi audio è stato diffuso sui social network ed è diventato virale.

L'Isola dei Serpenti, i 13 marinai eroi: un “vaffa” ai russi prima di essere uccisi

Ucraina, diretta. Bombe su Kiev, esplosione nel centro di Kharkiv. Mosca: pronti a negoziati in Bielorussia. Zelensky: «È genocidio»

In realtà come riporta il Washington Post non ci sono certezze sul fatto che i militari siano morti: anzi nelle ultime ore il servizio delle guardie di frontiera dell'Ucraina ha condiviso su Facebook un lungo post per spiegare che i russi avrebbero preso prigionieri i soldati dell'isola e li avrebbero portati nella città di Sebastopoli. 

L'audio diventato virale

«Questa è una nave da guerra militare russa. Deponete le armi e arrendetevi per evitare spargimenti di sangue e perdite inutili. Altrimenti sarete bombardati. Ricevuto?», così l’ultimatum lanciato dai russi, ripetuto per due volte nel corso di una giornata ad alt tensione. E la risposta dei marinai ucraini è stata inaspettata: «Nave da guerra russa, vai a farti f...». Poco dopo, però, l’avamposto con il piccolo gruppo di uomini di Kiev è stato bombardato dal cielo e dal mare. Conquistata l’isola e annientata l’ultima resistenza del piccolo avamposto marittimo. L’episodio, ben visibile in un video, ha fatto immediatamente il giro del mondo, ripreso con i sottotitoli in tutte le lingue, a testimonianza della volontà degli ucraini di non piegarsi all’invasione russa, nonostante l’inferiorità numerica e di armi. 

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Il Messaggero