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Nuove esercitazioni stanno avvenendo nel Mar Baltico e questa volta il protagonista è la Polonia. Le forze speciali polacche dell'unità JW Formoza stanno testando segretamente i droni navali della società americana HavocAI e stanno cercando di replicare le tattiche impiegate dai droni marini del Servizio di sicurezza dello Stato e del Servizio di sicurezza dell'Ucraina. Sembra che anche la Polonia abbia capito l'importanza e l'evoluzione della moderna guerra navale, che richiede mezzi ingenti a basso costo.
Polonia, la strategia anti-Russia
Cosa succede? - Le forze polacche starebbero cercando di replicare le tattiche dei droni navali dell' SBU, del GUR e di altre unità ucraine che li equipaggiano. Nel corso delle esercitazioni, secondo quanto riportato da Army Recognition, la Polonia starebbe potenziando le proprie stategie utilizzando strumenti di navigazione notturna, raccolta di informazioni e simulazioni di scenari di infiltrazione per una possibile guerra nel Mar Baltico.
La particolarità dei droni HavocAI - L'azienda di intelligenza artificiale che offre soluzioni di autonomia marittima per i mercati della difesa è stata fondata appena 18 mesi e sta cercando di realizzare dei droni navali a basso costo e in serie. Tra questi, i droni marittimi Rampage Gen 1 e Gen 2, sono in grado di trasportare circa 300 libbre di carico utile (circa 136 kg) e sono dotati di pannelli solari. I droni sono controllati dall'antenna di comunicazione satellitare Starlink e possono essere sincronizzati con altri dispositivi navali per operare assieme. Un operatore da qualsiasi parte del mondo può controllare diverse decine di droni Rampage contemporaneamente. Al momento un drone di questo tipo si aggira sui 100.000 dollari circa, una cifra competitiva rispetto a modelli analoghi di altri concorrenti. HavocAI sta sviluppando anche droni più grandi, lunghi dai 12 ai 45 metri circa, che saranno integrati nello stesso sistema del Rampage.
Il Messaggero