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Vladimir Putin continua a minacciare l'Occidente: «Se qualcuno dall'esterno intende interferire negli eventi ucraini, porre una minaccia alla Russia, la nostra risposta sarà fulminea», ha detto lo zar. Le sue parole arrivano pochi giorni dopo il lancio test del missile finale, il Sarmat (o Satana 2). Un'arma che «non ha eguali» al mondo, «in grado di eludere ogni sistema di difesa missilistica».
Anzi, una «super arma», come l'hanno ribattezzata apocalittici i media russi. E non è l'unica. Il missile intercontinentale è il fiore all'occhiello dei programmi di difesa di Mosca per lo sviluppo di sistemi militari innovativi, che vanno dai razzi ai sottomarini.
Dal Sarmat ai missili Kinzhal
In cima alla lista c'è il missile balistico con capacità atomica Sarmat, che può arrivare a colpire gli Stati Uniti e secondo l'agenzia spaziale Roscosmos sarà in grado di garantire la sicurezza russa per i prossimi 30-40 anni. Un vettore in grado di trasportare 15 testate nucleari e sganciarle lungo una traiettoria di volo fino a 18.000 chilometri. «Quest'arma unica - ha avvertito Putin - proteggerà la sicurezza della Russia da ogni minaccia esterna e farà pensare due volte coloro che cercano di minacciare il nostro Paese».
Ci sono poi i missili ipersonici come il Kinzhal, che la Russia è stato il primo Paese a usare in combattimento proprio in Ucraina per distruggere tra l'altro depositi di armi nemici: vettori che raggiungono una velocità almeno cinque volte superiore a quella del suono (6.190 km all'ora), raggiungendo potenzialmente in un'ora qualsiasi obiettivo nel mondo. Armi tanto minacciose da essere definite «inarrestabili». Nella lista può essere incluso anche il Tsirkon, missile antinave con un raggio di 500-1.000 km, che potrebbe essere impiegato anche contro obiettivi terrestri.
I missili a propulsione nucleare
Un'altra categoria è quella dei missili da crociera a propulsione nucleare, come il Burevestnik. Secondo gli esperti, la più misteriosa delle super armi russe, comunque quella sui cui ci sono meno informazioni. Se ne fosse confermata la piena operatività, sarebbe il primo al mondo. Per la sua capacità di volare lungo distanze di fatto illimitate e a un'altitudine inferiore a quella di molti vettori, sarebbe anche molto più difficile da intercettare per i sistemi antiaerei.
I sottomarini
I programmi di difesa sono anche navali, come dimostra il sottomarino Poseidon, un robot subacqueo in grado di portare a termine delle missioni in maniera autonoma. A propulsione nucleare, può scendere sott'acqua fino a 1 km di profondità, rendendosi potenzialmente inattaccabile dai sottomarini tradizionali. Secondo Putin, «può trasportare armi convenzionali o nucleari, che lo rendono capace di colpire vari obiettivi, compresi aerei, fortificazioni costiere e infrastrutture».
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