Lavori saltuari, pochi soldi, una madre da mantenere e una figlia da crescere senza l'aiuto di nessuno: non sapendo più dove sbattere la testa, Ivan (il nome è...
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Dopo aver postato le immagini pornografiche, uno degli "esattori" ha chiamato Ivan avvertendolo: "Se rispetterai le scadenze delle rate del tuo debito, i miei uomini che stampano e distribuiscono queste immagini saranno puniti, le foto saranno rimosse, mi scuserò con tutti e tua figlia sarà riabilitata. Altrimenti quelle foto resteranno lì dove sono".
Quando la ragazzina ha saputo tutto, ha avuto un malore ed è stata portata in ospedale in ambulanza. «Poi ho saputo dai miei amici che quelle foto si stavano diffondendo su internet a macchia d'olio - ha raccontato - e questo mi ha provocato una crisi isterica. Senza contare gli insulti e il cyberbullismo che ho dovuto subire a causa di quelle immagini: un incubo».
E senza contare, inoltre, che gli "esattori" hanno scritto anche a lei: «Capisci quanto sia seria la tua situazione? - c'era scritto in un messaggio - Ci sono in gioco la tua vita e la vita di tua nonna, e questo è tutto a causa di tuo padre. Chiedigli perché non sta pagando il debito e si sta nascondendo dietro le tue spalle. La tua vita sarà insopportabile».
La vicenda, presto riportata dai media locali, ha portato a un'inchiesta da parte della polizia, che ha sequestrato computer e documentazione dell'agenzia di prestiti, mettendo immediatamente sotto interrogatorio tutto lo staff: i responsabili rischiano fino a dieci anni di carcere per aver prodotto pornografia che coinvolgeva una minorenne. A questo vanno aggiunte le altre accuse relative a quelle minacce che hanno trasformato la vita di Ivan e della sua famiglia in un incubo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero