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Il presidente russo Vladimir Putin ha trovato all'aeroporto di Pechino un lungo tappeto rosso, il picchetto d'onore e un sorridente Wang Wentao, il potente ministro del Commercio cinese e plenipotenziario del presidente Xi Jinping nella delicata materia. Il capo del Cremlino non poteva avere accoglienza migliore, alla vigilia del bilaterale numero 41 in dieci anni tra i due leader, sullo sfondo della guerra russa all'Ucraina e il conflitto tra Israele e Hamas. Nella capitale cinese per il terzo forum della Belt and Road Initiative, Putin, su cui pende il mandato d'arresto della Corte penale internazionale per i presunti crimini contro Kiev, ha incontrato il premier ungherese Viktor Orban, unico rappresentante di rilievo dell'Ue, pronto a lanciarsi in una calorosa stretta di mano davanti a fotografi e telecamere.
Il vertice
Le relazioni della Russia con molti Paesi europei si sono «mantenute e sviluppate» a dispetto delle sanzioni e «uno di questi è l'Ungheria», ha detto il capo del Cremlino, nel resoconto dei media russi.
Il gas
Le parti, ha detto Xi nel loro bilaterale, «dovrebbero lavorare per completare e far funzionare nei tempi previsti la ferrovia Budapest-Belgrado», altro progetto strategico finanziato da Pechino, ma frenato per ragioni anche di sostanza e opportunità dall'Unione europea. Lo zar è arrivato a Pechino con i vertici dei colossi energetici Gazprom e Rosneft. Isolata dall'Occidente, la Russia ha visto la Cina diventare il primo acquirente di gas, petrolio e grano, e il primo fornitore di merci e servizi. La Federazione russa ha dovuto accettare lo yuan come moneta per regolare gli scambi commerciali bilaterali, il cui peso è salito al 50% delle transazioni totali da meno dell'1% di gennaio 2022. L'obiettivo di Putin è il via libera dell'amico «senza limiti» al gasdotto Power of Siberia-2 per più che raddoppiare (con altri 50 miliardi di metri cubi di gas annui) le forniture alla Repubblica popolare. Tuttavia, Pechino ha frenato i piani del Cremlino per la diversificare degli approvvigionamenti, ma il forum Bri, che ha al centro le infrastrutture, è l'occasione per riprovarci.
Il bilaterale
In serata, intanto, Putin e Xi hanno avuto un breve colloquio alla cena di gala ospitata dal leader cinese nella Grande sala del popolo su Piazza Tienanmen. Nella foto degli ospiti illustri, sulla scalinata centrale, lo zar era subito alla destra dell'imperatore rosso. Domani, oltre alla cerimonia di apertura in programma a sorpresa sempre nel grande edificio delle liturgie comuniste, i due leader avranno il bilaterale. E dovranno fare i conti nella sfida dell'audience internazionale con un fattore imprevisto: il presidente americano Joe Biden sarà domani 'boots on the ground' in Israele, negli sforzi per evitare che il conflitto tra lo stato ebraico Hamas possa estendersi nella regione, con conseguenze imprevedibili.
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