Putin vuole conquistare a tutti i costi Bakhmut, ecco perché è una «città strategica»

Un luogo strategico e cruciale per il Cremlino ma anche un successo nella guerra contro l’Ucraina da sbandierare in patria

Bakhmut, la città strategica che Putin vuole conquistare a tutti i costi
«È qui che la follia del comando russo si manifesta in modo più evidente. Giorno dopo giorno, da mesi, portano la gente a morire, concentrando sul posto la...

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«È qui che la follia del comando russo si manifesta in modo più evidente. Giorno dopo giorno, da mesi, portano la gente a morire, concentrando sul posto la massima intensità di colpi di artiglieria». Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha commentato i tentativi portati avanti dalle forze di Mosca per assumere il controllo di Bakhmut, città ucraina della regione di Donetsk. Da mesi Bakhmut è assediata dai russi: hanno distrutto infrastrutture ed edifici lasciando la popolazione senza elettricità, acqua e riscaldamento.

La battaglia per il controllo di Bakhmut

Come riferito da Oleksiy Arestovych, consigliere di Zelensky: «un giorno, nel corso della sola mattinata, le forze russe hanno lanciato otto attacchi separati su Bakhmut e sono state respinte ogni volta». Costretti alla ritirata sia a nord che a sud dell’Ucraina, i russi hanno cercato in ogni modo di assumere il controllo totale della città. Nonostante gli attacchi, i soldati ucraini, come ha sottolineato Zelensky, stanno «rafforzando le nostre posizioni ovunque al fronte, riducendo le capacità degli occupanti, distruggendo la loro logistica e spianando la strada all'annuncio di buone notizie per l'Ucraina».

Bakhmut 

Bakhmut, un tempo abitata da 70mila persone, è ora quasi una città fantasma, popolata solo da chi non vuole o non può andare via. Un luogo cruciale per il Cremlino, un passaggio strategico verso città come Slovyansk e Kramatorsk. Ma Bakhmut sarebbe anche la testimonianza che Mosca non è in difficoltà e che “l’operazione speciale” di Putin va avanti. Un successo nella guerra contro l’Ucraina da sbandierare in patria. Non è facile prevedere se gli ucraini riusciranno a riconquistare tutti i territori occupati ma è certo che le truppe di Kiev stanno recuperando terreno sul fronte orientale mentre i russi sono costretti alla ritirata.

L’allarme per la centrale nucleare di Zaporizhzhia

Intanto, è allarme anche su Zaporizhzhia: lo Stato maggiore delle forze armate ucraine non esclude che i russi possano ricorrere ad esplosioni della centrale nucleare «per disabilitarla in modo permanente e provocare un disastro incolpando l'Ucraina». È quanto riporta Ukrainska Pravda aggiungendo che secondo il generale di brigata Alexei Gromov è possibile che «gli occupanti possano organizzare esplosioni presso la centrale nucleare di Zaporizhzhia e provocare un altro crimine contro l'umanità».

 

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Il Messaggero