Putin, generale Bertolini: «Prigozhin da solo non può vincere, servono le forze armate»

Per l'ex comandante del Coi «trarre conclusioni adesso è impossibile e imprudente, la situazione è aperta a qualsiasi conclusione»

Putin, generale Bertolini: «Prigozhin da solo non può vincere, servono le forze armate»
«È presto per lanciarsi in speculazioni, la situazione è complicata ma quello che possiamo dire è che la Wagner da sola non può affrontare una...

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«È presto per lanciarsi in speculazioni, la situazione è complicata ma quello che possiamo dire è che la Wagner da sola non può affrontare una guerra civile a meno che non ci sia l'adesione di altre forze armate». È quanto ritiene il generale Marco Bertolini, già comandante del Comando operativo di vertice interforze, su quanto sta avvenendo in queste ore in Russia.

Putin, chi sono le figure chiave della «guerra civile»

Secondo Bertolini «La milizia guidata da Evgeny Prigozhin non essendo inquadrata nell'esercito russo è più permeabile a influenze esterne, ma ad oggi è difficile ipotizzare una cosa del genere».

Prigozhin, il commento del generale

«Trarre conclusioni adesso è impossibile e imprudente, la situazione è aperta a qualsiasi conclusione», dice ancora Bertolini. «Prigozhin da tempo prende posizioni molto dure, per alcuni avevano uno scopo tattico nascosto, in poche parole erano solo una sceneggiata - sottolinea il generale - Le ultime dichiarazioni le fece proprio prima di completare l'occupazione di Bakhmut: sembrava una manovra a uso dei media ma non era così e, con quanto è stato fatto a Rostov, si chiarisce che c'è qualcosa di sostanziale».

«Finora  - aggiunge - le prese di posizione di Prigozhin non sembravano indirizzate a Putin, ma alla dirigenza militare come il ministro russo ministro della Difesa, Sergei Shoigu, e il generale Valery Gerasimov, quasi fosse una faida interna al mondo militare. Ma la reazione di Putin è stata molto dura, non ha avuto esitazione a parlare di tradimento e di pugnalata alle spalle, vediamo a questo punto cosa succederà».

«Certamente è strano che una milizia, che è stata protagonista delle azioni più importanti in Ucraina e non solo, cambi all'improvviso posizione - osserva il generale Bertolini - Ciò pone molti interrogativi: bisogna vedere come reagirà la Russia e se ha gli anticorpi rispetto a questa azione che arriva in un momento molto delicato, in cui le operazioni in Ucraina stavano premiando lo sforzo russo». 

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Il Messaggero