Guerra, russi impantanati a Kiev e Odessa. L'intelligence: «Ecco perché Putin non riesce a prendere le due città»

L'avanzata dell'esercito verso Kiev non fa registrare progressi significativi da giorni e le truppe, sempre più demoralizzate, cominciano a risentire delle perdite

«Putin si sta impantanando e non riesce più ad avanzare verso Kiev», ecco perché: l'analisi dell'intelligence
L'offensiva russa in Ucraina è in fase di stallo. L'avanzata dell'esercito verso Kiev non fa registrare progressi significativi da giorni e le truppe, sempre...

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L'offensiva russa in Ucraina è in fase di stallo. L'avanzata dell'esercito verso Kiev non fa registrare progressi significativi da giorni e le truppe, sempre più demoralizzate, cominciano a risentire delle perdite. Lo riferiscono fonti d'intelligence occidentali, che stimano oltre 7mila morti fra le file russe e un numero di feriti che oscilla fra le 14mila e le 21mila unità. L'agguerrita resistenza del popolo ucraino avrebbe colto di sorpresa le truppe di Putin, che ora si ritroverebbero senza una strategia adeguata a far fronte a uno scenario di questo tipo.

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«Putin si è impantanato e non riesce più ad avanzare verso Kiev»

«Si stanno impantanando intorno a Kiev», sostengono gli 007, che portano numerose prove a sostegno di questa tesi. Innanzitutto, il massiccio ricorso ad attacchi missilistici sarebbe una prova tangibile del fatto che l'armata russa non ha le risorse necessarie per sferrare una forte offensiva via terra. Le ingenti perdite, inoltre, stanno costringendo Putin a cercare «forze aggiuntive» assoldando mercenari «dalla Cecenia e dalla Siria». Altra prova della frenata di Putin in Ucraina sarebbe la morte di ben quattro generali dell'esercito: gli ufficiali di alto rango - spiegano i servizi di intelligence - di solito stanno alla larga dal campo di battaglia, ma in questo caso sono costretti a una «supervisione ravvicinata» delle truppe, evidentemente in difficoltà nella gestione di un conflitto per il quale non erano preparate. 

 

 

Secondo gli agenti, il morale dei militari russi sarebbe ai minimi storici. Molti di loro, giovani e impreparati, non sapevano nemmeno di dover affrontare una vera guerra prima di partire. La resistenza ucraina è un ostacolo che l'esercito invasore non immaginava di dover affrontare, convinto di poter prendere Kiev in breve tempo. Sono invece passate tre settimane e il peso di un conflitto tanto lungo e logorante comincia a farsi sentire.

I negoziati, intanto, avanzano e contemporaneamente i bombardamenti sulle città ucraine non accennano a placarsi. Non un segnale di forza da parte di Putin: quando il tempo stringe - e le risorse scarseggiano - l'offensiva militare tipicamente spinge sull'acceleratore. Ma Kiev è lontana e l'esercito è «impantanato» fuori dalla città.

 

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Il Messaggero