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Per fermare Vladimir Putin e la guerra in Ucraina serve «l'embargo totale dell'Europa a petrolio e gas russo». La "formula" per colpire davvero lo zar la rivela Andrei Illarionov, economista di San Pietroburgo ed ex consigliere del presidente. Illarionov ha detto che se i paesi occidentali «cercheranno di attuare un vero embargo sulle esportazioni di petrolio e gas dalla Russia, scommetto che probabilmente entro un mese o due, le operazioni militari russe in Ucraina, probabilmente saranno cessate, saranno interrotte».
Un miliardo al giorno per l'energia
I problemi economici della Russia però non sono un problema per Putin, secondo Illarionov: «Le sue ambizioni territoriali, le sue ambizioni imperiali, sono molto più importanti di qualsiasi altra cosa, compreso il sostentamento della popolazione russa e della situazione finanziaria del paese... anche lo stato finanziario del suo governo», aggiunge l'economista.
Ma i soldi che l'Europa continua a versare per l'energia alla Russia sono decisivi, anche nel conflitto attuale. Secondo l'Alto rappresentante degli Affari Estri dell'Ue Josep Borrell, l'ammontare totale è pari a «un miliardo di euro ogni giorno per l'energia che Putin ci fornisce».
Il cambio al potere invitabile
Sul futuro della Russia, Andrei Illarionov ha affermato che un cambio di governo è inevitabile «prima o poi». Ha detto che «è assolutamente impossibile avere un futuro positivo per la Russia, con l'attuale regime politico». Sotto il presidente Putin, ha suggerito, «non c'è modo che il Paese possa essere reintegrato nelle relazioni internazionali, nell'economia mondiale».
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Il Messaggero