Putin manda in Ucraina cantanti e circensi: la nuova "brigata" in prima linea per sollevare il morale delle truppe russe

Putin manda in Ucraina cantanti e circensi: la nuova "brigata" in prima linea per sollevare il morale delle truppe russe
Il Cremlino schiera in prima linea nella guerra in Ucraina musicisti, cantanti e artisti circensi che affiancheranno sul campo le truppe, stremate dal gelo e dalla carenza di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Il Cremlino schiera in prima linea nella guerra in Ucraina musicisti, cantanti e artisti circensi che affiancheranno sul campo le truppe, stremate dal gelo e dalla carenza di rifornimenti, per sollevare loro il morale durante in Natale. Lo riferisce il ministero della Difesa britannico nel consueto aggiornamento di intelligence, secondo quanto riporta la Bbc.

La nuova brigata 

Il ministero della Difesa russo - fa sapere Londra - questa settimana ha annunciato la costituzione della Brigata creativa di prima linea, che secondo l’emittente russa Rbc news sarà composta da truppe mobilitate nella campagna di reclutamento del presidente Vladimir Putin, nonché da «artisti professionisti che sono entrati volontariamente nel servizio militare». L’istituzione di una Brigata creativa - che fa seguito a una recente campagna che esorta la popolazione a donare strumenti musicali ai soldati - è in linea con il tradizionale utilizzo della «musica militare e dell’intrattenimento organizzato» per sollevare lo spirito di chi combatte, ha spiegato il governo britannico. Rilevando come il morale basso continui a essere una «vulnerabilità significativa in gran parte delle forze russe». Non a caso, probabilmente, il ministro della difesa Shoigu ha deciso di fare una nuova visita ai soldati impegnati in prima linea, atterrando in una località non precisata, e un video dell’ispezione è stato diffuso dal Cremlino. «La musica militare e l’intrattenimento organizzato per le truppe schierate hanno una lunga storia in molti eserciti, ma in Russia sono fortemente intrecciati con il concetto di educazione politica ideologica dell’era sovietica», sottolinea l’intelligence britannica.

Strumenti musicali e stipendi

Non è la prima iniziativa di questo tipo. La scorsa settimana le autorità di San Pietroburgo hanno reso noto che l’esercito russo ha aperto punti di raccolta per strumenti musicali che saranno inviati al fronte allo scopo di intrattenere i soldati impegnati nel conflitto. I cittadini sono invitati a lasciare fisarmoniche, balalaiche, armoniche e chitarre nei musei militari della seconda città più grande della Russia: «Il ministero della Difesa russo ha organizzato la raccolta e il trasferimento di strumenti musicali al personale militare mobilitato, che svolge compiti speciali e che non ha un’istruzione musicale professionale», si legge in un messaggio pubblicato dall’amministrazione di uno dei distretti municipali della città natale di Vladimir Putin. Le donazioni, spiegano le autorità, mirano a «sostenere il morale e l’unità» delle truppe russe, così come a «ispirare azioni eroiche», fornendo «sollievo morale e psicologico» ai soldati che si trovano al fronte in Ucraina. Quasi immediatamente dopo l’invasione, a febbraio, i funzionari hanno sollecitato i civili a donare alle truppe medicine, dispositivi elettronici e persino equipaggiamento tattico. Secondo quanto riferito da alcune fonti, ai dipendenti statali, insegnanti compresi, è stato persino chiesto di donare una parte del loro stipendio per finanziare lo sforzo bellico. In questo scenario di evidente difficoltà l’esercito russo e il ministero della Difesa respingono e tacitano le segnalazioni di carenze di attrezzature e rifornimenti.

 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero