Quando quell’anziana signora è entrata nell’appartamento del figlio Vasily a Nizhnyaya Apsha, noto come il villaggio più ricco dell'Ucraina, si...
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A scatenare la furia omicida di Vasya Turda, 14enne figlio di un magnate ucraino, sarebbe stata la sconfitta subita durante una sfida ai videogames. Il killer aveva invitato il 15enne Vasya Pop nella sua villa per provare il nuovo videogioco che gli aveva acquistato il padre. Ma quando è uscito sconfitto dal gioco ha totalmente perso la testa: ha afferrato un coltello e ha tagliato la gola del suo amico. Il ragazzo ha tentato di fuggire tenendosi la mano alla gola, ma è crollato sul pavimento: a quel punto l’amico si è accanito sul suo corpo.
«Sul corpo di mio figlio c’erano 27 coltellate – ha detto Mikhail Pop, padre della vittima – Aveva la testa quasi tagliata e il collo squarciato da un orecchio all’altro. Questo ragazzino che ha attaccato il mio ragazzo è un maniaco». Secondo la difesa, il killer ha agito dopo essere stato ripetutamente insultato ed essere stato provocato. «Il nostro assistito era vittima di violenze, molestie e veniva regolarmente insultato. Durante una precedente discussione Vasya Pop aveva abbassato i pantaloni del suo amico in presenza di alcune ragazze in un bar».
L’accusa aveva chiesto 15 anni di reclusione per il ragazzino, ma un giudice ha stabilito che per l’omicidio d’impeto la giusta condanna fossero tre anni e mezzo di carcere. L’avvocato della vittima ha già fatto sapere che ricorrerà contro la sentenza. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero