Perde il portafogli in Antartide, glielo riportano dopo 53 anni

Perde il portafogli in Antartide, glielo riportano dopo 53 anni
Aveva perso 53 anni fa il portafogli in Antartide. Dopo più di mezzo secolo gli è stato restituito. Protagonista di questo episodio è Paul Grisham, di San...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Aveva perso 53 anni fa il portafogli in Antartide. Dopo più di mezzo secolo gli è stato restituito. Protagonista di questo episodio è Paul Grisham, di San Diego (Usa) che nell’ottobre 1967 faceva il meteorologo in forza alla Marina statunitense. La sua missione durò 13 mesi ma non si accorse di essersi dimenticato del portafogli nel continente di ghiaccio.

L'oggetto è stato ritrovato dietro un armadietto durante la demolizione di un edificio alla stazione di McMurdo. All’interno del portafogli sono state trovate la Carta d’identità, la patente di guida, una ricetta, una scheda perforata per avere le razioni di birra e una scheda che spiegava cosa fare in caso di attacco atomico, chimico o biologico.

Il portafogli di pelle marrone non aveva dollari: alla stazione, infatti, non si poteva comprare nulla. Secondo quanto si legge sul San Diego Union Tribune, l’oggetto è arrivato dopo un viaggio durato settimane, vari messaggi di Facebook e lettere di chi ha cercato per rintracciare il proprietario. “Sono rimasto senza parole”, ha detto Grisham, che oggi ha 91 anni.

La stazione McMurdo è uno dei pochi luoghi che si trova su una massa continentale di roccia vulcanica. Racconta Grisham come durante i mesi estivi nella base riuscivano a raggiungere la quota di 1.100 lavoratori. Ma durante l'inverno antartico il personale si riduceva a 180: era questo il periodo in cui mangiavano cibo in scatola e passavano il tempo giocando a carte, scacchi e backgammon. Poteva parlare con la moglie, Wilma, una volta alla settimana, attraverso due ripetitori radio a onde corte.

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero