Amsterdam - E' da quasi un mese che in Olanda una catena di preti, religiosi, fedeli volontari si alternano giorno e notte per continuare a celebare una specie di messa...
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Per legge in Olanda la polizia non puo’ interrompere una funzione religiosa, e per questo pastori e fedeli, provenienti da tutto il Paese, si danno il cambio per non dare la possibilita’ alle autorita’ di avvicinarsi. Una straordinaria testimonianza di solidarieta’, e protezione, per la famiglia Tamrazyan, una coppia cristiana con tre figli di 15, 19 e 21 anni che vive nel Paese dal 2010 e che e’ ora costretta a rifugiarsi in chiesa. Theo Hettema, presidente del consiglio generale della Chiesa protestante a L’Aja, e’ fermamente convinto di cio’ che fa: «Quando abbiamo iniziato, sapevamo che sarebbe stata una lunga celebrazione, che sarebbe durata settimane, se non mesi».
L’obiettivo dell’iniziativa - ha spiegato Hettema - e’ creare anche lo spazio di dialogo con il governo su un dilemma che non dovrebbe porsi per nessuna chiesa: scegliere tra il rispetto della legge e la tutela dei diritti dei bambini. Tuttavia Hettema non si illude: «Potrebbe finire da un momento all’altro». Il ministro per le Migrazioni, Mark Harbers, ha gia’ confermato che la famiglia non puo’ restare nel Paese. «Siamo contenti di tutto il sostegno che stiamo ricevendo, ma non siamo liberi", ha detto ai media olandesi la Hayarpi, la figlia 21enne, che studia economia all’universita’. La Chiesa si appella alla comunita’ sul proprio sito, a chi volesse dare un contributo: mandare una mail per organizzarsi con in turni, arrivare possibilmente in bici per non infastidire i vicini, sono richiesti in particolare i
nottambuli e i mattinieri e non serve essere religiosi per partecipare Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero