Tenta di far morire di fame il figlioletto: «Mia moglie lo ha avuto con un altro»

Tenta di far morire di fame il figlioletto: «Mia moglie lo ha avuto con un altro»
Una storia venuta alla luce negli ultimi mesi ha sconvolto una intera comunità. Un papà ha provato a...

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Una storia venuta alla luce negli ultimi mesi ha sconvolto una intera comunità. Un papà ha provato a far morire di fame il figlio, perché sospettava che non fosse suo. Il piccolo, 4 anni, è stato salvato dagli assistenti sociali nella piccola città di Novoukrainka, nella regione di Oblast di Kirovohrad, nell'Ucraina centrale. Lo hanno trovato che pesava solo 15 libbre (appena 7 chili) coperto con le sue feci e chiuso in una gabbia di legno fatta a mano. Ora suo padre Aleksandr Molchenko rischia l'ergastolo dopo che un'indagine ha ricostruito la vicenda e il comportamento volontario dell'uomo. Il portavoce dell'ufficio del pubblico ministero, Vitaliy Dolug, ha spiegato: "L'inchiesta ha stabilito che il bambino non è stato nutrito di proposito. L'uomo pensava che non fosse suo figlio biologico e ha cercato di farlo morire di fame".




Secondo le ultime ricostruzioni, Molchenko sospettava che sua moglie Natalia fosse rimasta incinta di un'altra persona dopo aver dato alla luce il loro terzo figlio. Ma un recente test del Dna ha dimostrato che è lui il padre del bambino. È accusato di tentato omicidio ed è in custodia in attesa di processo. Natalia, che non ha fatto nulla per aiutare il figlio, è stata accusata di complicità nel tentato omicidio ed è agli arresti domiciliari. Ora il piccolo e le sue tre sorelline sono stati trasferiti in un orfanotrofio. Da allora ha recuperato e pesa 15 chili. Quando sono intervenuti i poliziotti hanno dovuto abbattere la porta della casa dei Molchenkos per salvarlo. E' accaduto ad agosto dello scorso anno. I medici hanno detto che il bambino aveva sofferto di malnutrizione per diversi mesi, sarebbe morto nel giro di pochi giorni. Ma fortunatamente è stato salvato in tempo e ricoverato in ospedale. Il pediatra Ludmyla Lyashenko, che ha preso parte all'operazione della polizia, ha dichiarato: "Abbiamo trovato Vladik in una piccola gabbia di legno posizionata in un angolo della casa. Non riusciva a vedere la stanza dalla sua gabbia. Era coperto di vecchie feci e da uno sciame di mosche". Ora la coppia se giudicata colpevole rischia una pesante condanna. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero