Lorenzo Orsetti, la salma del volontario è a Erbil: presto il rimpatrio dalla Siria

La salma di Lorenzo Orsetti ha lasciato il Rojava (la Federazione Democratica della Siria del Nord) dove era custodita ed è arrivata a Erbil (Iraq) dove ha sede il...

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La salma di Lorenzo Orsetti ha lasciato il Rojava (la Federazione Democratica della Siria del Nord) dove era custodita ed è arrivata a Erbil (Iraq) dove ha sede il consolato italiano. Orsetti è stato ucciso il 18 marzo scorso dai miliziani dello Stato Islamico durante un agguato. Trentatreenne fiorentino, si trovava in Siria da un anno e mezzo dove si era arruolato come volontario nelle milizie curde, le YPG, impegnate nella difesa delle popolazioni civili della Siria.


La notizia della partenza della salma del giovane  era circolata ieri quando l'Internationalist Commune of Rojava, il raggruppamento dell'alleanza curda che aveva in carico la salma di Lorenzo Orsetti, ha pubblicato su Facebook un video in cui si vede una bara con la foto del combattente italiano portata in braccio da diversi combattenti e salutata con applausi dalla gente presente. 




La conferma è stata data oggi da Alessandro Orsetti, padre del 33enne, che è stato contattato dal console italiano a Erbil. «La salma di Lorenzo - ha spiegato Alessandro Orsetti - ha lasciato il Rojava, è arrivata a Erbil ma è ferma lì. Ci sono stati però dei movimenti da parte del Governo, le autorità italiane si sono mosse. La situazione sembrava statica, ma poi si è mossa»

Sui tempi del rientro della salma in Italia, però, Orsetti ha detto di «non avere idea di quanto ci voglia» perché «c'è tutta la parte di procedura burocratica, come il riconoscimento medico-legale, che è gestita dalle autorità irachene e non direttamente dal consolato italiano», che però ha assicurato il massimo impegno «per far sì che i tempi siano i più rapidi possibili».

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Alessandro Orsetti stamani ha parlato anche con il sindaco di Firenze, Dario Nardella, che gli ha riferito di aver avuto sulla vicenda, lo scorso fine settimana, un colloquio col ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi che si trovava nel capoluogo toscano per partecipare ai lavori della conferenza europea «The Sate of the Union».
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Il Messaggero