Città del Vaticano - Dal Sinodo si alza una richiesta rivolta alla Chiesa di togliere dalle liturgie l'oro. Sarebbe un segno forte se la Chiesa rinunciasse all'uso...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Una megainfrastruttura che attraversa la regione, e provoca disboscamento, inquinamento che genera malformazioni fetali a causa mercurio. Per produrre un anello d'oro si spostano 20 tonnellate di terra, i cercatori di oro inquinano con mercurio o il cianuro, i fiumi sono inquinati, i pesci hanno percentuali anomale di mercurio, le persone di alcune comunità sono al 92 per cento contaminate da mercurio. Servono urgentemente aree libere da estrazione mineraria soprattutto in amazzonia e soprattutto nelle terre indigene».
Da qui la richiesta di rinunciare all'oro e ai diamanti. Non solo da parte della Chiesa ma da parte di tutti i cristaini. « In tutta la società tra i minerali è uno dei meno utili: il 10% dell'oro è utilizzato per processi utili, il resto è stoccato o usato per gioielleria. La coscienza civile potrebbe limitare molto l'impatto dell'oro se controllasse il consumo. E questo è un richiamo anche per noi Chiesa, un uso sobrio degli oggetti liturgici: sarebbe un segno forte se riuscisse a evitare l'oro nelle liturgie e nei sacramenti». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero