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È stata soprannominata “l’inquilina dell’inferno” e le sue gesta hanno fatto il giro del web. Elizabeth Hirschhorn, che ha occupato abusivamente una lussuosa villa di Los Angeles per più di un anno e mezzo senza pagare l'affitto, ha finalmente lasciato la proprietà. Ma il proprietario dell'Airbnb, Aleksandar Jovanovic, una volta rientrato in posssesso dell'immobile, ha trovato sporcizia e mosche ovunque.
L'uomo ha combattuto una lunga battaglia legale per sfrattare l'ospite indesiderato che, secondo lui, ha soggiornato nella sua proprietà 570 rifiutandosi di pagare il soggiorno, ha lasciato la stanza solo il 3 novembre scorso. Ci sono voluti mesi e mesi di ingiunzioni, circa 60.000 dollari di affitto non accreditato e una scorta di della polizia prima che l'inquilina infernale lasciasse finalmente la casa. Ma un'e-mail criptica dell'avvocato di Hirschhorn suggerisce che la situazione non è finita.
La storia
«È una campagna diffamatoria. I titoli sono falsi», ha detto la donna in una dichiarazione inviata a Insider dal suo legale Amanda Seaward. «Non abbiamo mai concordato una data, non mi sono mai rifiutata di pagare l'affitto, non ho chiesto 100.000 dollari per lasciare l'immobile. Mi è stato solo consigliato di non parlare subito per non peggiorare la situazione. Le persone non sanno che la vera storia è molto diversa da quella che è stata loro raccontata»
Prima di trasferirsi nella sede di Brentwood, Hirschhorn era stata cacciata da un affitto da 2,6 milioni di dollari a Oakland, in California, nel luglio 2021, secondo quanto riportato in precedenza da Insider. Jovanovic, negli ultimi 18 mesi, aveva presentato sia una denuncia per danni per recuperare l'affitto non pagato, sia una denuncia per detenzione illegale per avviare una procedura di sfratto contro Hirschhorn.
Lo sfratto
Ma la donna ha ottenuto alcuni successi in tribunale: un giudice si è pronunciato a suo favore, ordinando che non potesse essere sfrattata perché l’unità era stata erroneamente elencata come «in affitto» a causa della mancanza di un certificato o di un permesso per costruire una doccia. Comunque, nonostante tutto, è servito l'intervento della polizia per costringere la donna a lasciare l'appartamento. Una volta libera, la casa è stata ispezionata da Jovanovich per la prima volta dopo un anno e mezzo. La casa era vuolta ma infestata di mosche: «C'era un odore, era sporco», ha detto. «E sì, la mia prima reazione è stata questa: devo dare tutto in beneficenza».
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Il Messaggero