No-fly zone limitata in Ucraina: la lettera aperta a Biden e Nato per salvare i corridoi umanitari

Le forze occidentali continuano a rifiutare l'invio di aerei per non rischiare di scatenare una risposta della Russia che porterebbe a un conflitto mondiale

No-fly zone in Ucraina, lettera aperta a Biden e Nato per applicarla sui corridoi umanitari
Joe Biden ha ribadito ancora una volta che non ha intenzione di applicare la no-fly zone sull'Ucraina (d'accordo con gli alleati europei) che preluderebbe a una...

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Joe Biden ha ribadito ancora una volta che non ha intenzione di applicare la no-fly zone sull'Ucraina (d'accordo con gli alleati europei) che preluderebbe a una guerra mondiale tra Nato e Russia. Gli Stati Uniti provano a colpire Putin con sanzioni sempre più dure, per ultimo l'embargo sul petrolio russo. Un altro modo per evitare di inviare gli aerei in Ucraina e ingaggiare gli scontri aerei con i caccia russi, provocando la reazione di Mosca. 

Il tema della no-fly zone però resta di forte attualità, soprattutto perché il presidente ucraino Zelensky continua a chiederla con insistenza, sperando finalmente nell'intervento dell'Ue. Negli Stati Uniti, un gruppo di menti appartenenti all'elité della politica estera, ha scritto una lettera aperta a Biden e alla Nato, per chiedere di applicare una no-fly zone limitata ai corridoi umanitari. In modo da evitare i bombardamenti sui civili in fuga. Un messaggio che metterà grande pressione sulla Casa Bianca e sul Pentagono, scrivono gli esperti di Politico.

 

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La lettera aperta a Biden

«Noi sottoscritti esortiamo l'amministrazione Biden, insieme agli alleati della NATO, a imporre una No-Fly Zone limitata sull'Ucraina, iniziando con la protezione dei corridoi umanitari concordati giovedì nei colloqui tra funzionari russi e ucraini - si legge nella lettera -. I leader della NATO dovrebbero comunicare ai funzionari russi che non cercano un confronto diretto con le forze russe, ma devono anche chiarire che non tollereranno gli attacchi russi su aree civili».

«Questo ci sembra un sincero tentativo di rispondere alla domanda assillante che molti in Occidente hanno sul voler fare qualcosa per la catastrofe umanitaria che Putin ha scatenato senza degenerare in un potenziale conflitto nucleare. La proposta qui descritta riguarda rigorosamente la protezione dei civili e il rafforzamento dei corridoi umanitari che Putin afferma di sostenere».

«Il presidente Biden e il segretario generale della NATO Stoltenberg hanno affermato che né gli Stati Uniti né la NATO ingaggeranno le forze russe sul campo in Ucraina - scrivono -. Quello che cerchiamo è il dispiegamento di aerei americani e della NATO non in cerca di un confronto con la Russia, ma per scongiurare e scoraggiare i bombardamenti russi che comporterebbero una massiccia perdita di vite ucraine». 

Tra i firmatari del messaggio, alcuni ex membri del governo americano, tra cui l'ex comandante supremo alleato in Europa Breedlove, l'ex vicesegretario aggiunto alla Difesa Brezezinski e l'ex ambasciatore degli Stati Uniti in Ucraina Herbst.

 

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Il Messaggero