È morto il matematico canadese naturalizzato statunitense Louis Nirenberg, gigante dello studio delle equazioni differenziali alle derivate parziali, celebre per i numerosi...
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Nato a Hamilton (Canada) il 28 febbraio 1925, Nirenberg si è laureato in matematica e fisica alla Mc Gill University di Montreal nel 1945. Trasferitosi a New York, ha studiato alla New York University - in quello che oggi è denominato Courant Institute of Mathematical Sciences, e che allora era stato da poco fondato da Richard Courant - dove ha conseguito il dottorato in matematica nel 1949 e in cui dal 1958 è stato ininterrottamente professore di matematica fino alla pensione. Alla profondità e alla vastità dei risultati ottenuti nel campo delle equazioni alle derivate parziali, Nirenberg ha unito poi una cultura matematica estesissima, che gli ha permesso di utilizzare con magistrale abilità idee e tecniche geometriche nelle dimostrazioni dei teoremi dell'analisi matematica, e un interesse per le applicazioni dell'analisi matematica ai problemi della geometria differenziale e della fisica matematica, che lo hanno costantemente guidato ed indirizzato nella sua attività di ricerca. Da studente Nirenberg è riuscito a completare la dimostrazione di Weyl. Il punto cruciale della dimostrazione era lo studio di alcune equazioni alle derivate parziali e da qui nacque l'interesse di Nirenberg per la teoria delle equazioni alle derivate parziali che è rimasto poi il fulcro di tutta la sua attività di ricerca. E ancora studente Nirenberg perfezionò il principio di massimo per l'equazione del calore. Nirenberg ha dato importanti risultati di propagazione delle singolarità in problemi iperbolici misti.
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Un altro genere di problemi, in cui Nirenberg ha dato risultati divenuti fondamentali, viene dallo studio del sistema di equazioni di Cauchy-lliemann nella teoria delle funzioni di più variabili complesse. Importanti, lungo tutto l'arco della sua attività, i contributi di Nirenberg alla geometria differenziale. Nel 1970 Nirenberg presentò una prima applicazione della teoria di Leray e Schauder a problemi ellittici non lineari, contribuendo così a diffondere l'uso di tecniche topologiche in analisi. Raffinate tecniche di teoria geometrica della misura hanno permesso a Nirenberg, in collaborazione con Robert Kohn e Luis Caffarelli, di dare un contributo fondamentale alla teoria delle equazioni di Navier-Stokes, dimostrando che le singolarità delle soluzioni globali di queste equazioni hanno, nello spazio-tempo, dimensione geometrica strettamente minore di 1. Questo implica che una singolarità puntuale (nello spazio) della soluzione non può sussistere nel tempo perchè darebbe origine ad una curva singolare di dimensione 1 nello spazio-tempo.
Nirenberg è stato certamente uno dei maggiori promotori dello sviluppo moderno della teoria delle equazioni alle derivate parziali e delle sue applicazioni: la sua lunga presenza al Courant Institute ha indubbiamente contribuito a fare di questo istituto il centro di ricerca forse di maggior prestigio in tutto il mondo in questo campo. Oltre che matematico insigne, Nirenberg è stato uomo di profondi e vasti interessi culturali. Particolarmente interessato alla cultura italiana (comprendeva perfettamente e parlava l'italiano), sia nelle espressioni classiche (storia, arti figurative), sia per gli aspetti moderni (il cinema, ad esempio, di cui era un grande appassionato), dal 1957 Nirenberg ha visitato periodicamente l'Italia e ha collaborato attivamente con matematici italiani, in particolare con quelli della scuola pisana con cui ha avuto rapporti scientifici di lunga data.
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Il Messaggero