Niger, due italiani bloccati dopo il colpo di Stato. Von der Leyen: «A rischio i legami con la Ue»

Online la prima foto del presidente Bazoum

«L'Ue e il Niger condividono profondi legami sviluppatisi nel corso di decenni. L'attacco inaccettabile al governo democraticamente eletto mette a rischio questi...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Tajani: gli italiani non corrono nessun pericolo

«Gli italiani in Niger sono poco meno di cento e non corrono alcun pericolo. La Farnesina li segue uno per uno, sono in sicurezza». Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani al Tg2.

Tajani sente Borrell e il ministro francese Colonna

«L'Italia in prima linea per affrontare la crisi in Niger. Ho avuto colloqui telefonici con l'Alto Rappresentante Ue Josep Borrell» ed il ministro degli esteri francese Catherine Colonna. «Lavoriamo ad una soluzione diplomatica a tutela della democrazia. Seguiamo costantemente gli italiani in Niger». Lo sottolinea, in un tweet, il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Due italiani bloccati

La Farnesina sta seguendo il caso dei due italiani, un pilota e un manutentore aeronautico di un'azienda laziale, rimasti bloccati in un hotel a Niamey. I due che lavorano per una ditta di manutenzione aeronautica della provincia di Frosinone, la Heli World di Anagni, si trovavano nella capitale nigerina per la manutenzione ad una serie di velivoli di una compagnia petrolifera. «Siamo costantemente in contatto con il nostro personale e con l'ambasciata - aveva detto ieri Domenico Beccidelli, amministratore della Heli World e del Centro Costruzioni - ma siamo molto preoccupati per una situazione di forte tensione» nel Paese.

Il Cremlino: "Usare moderazione, evitare le vittime"

Il Cremlino si dice «favorevole» al «rapido ripristino dello stato di diritto» in Niger e «alla moderazione di tutte le parti in modo che non ci siano vittime»: lo ha dichiarato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, esprimendo «grave preoccupazione» per la situazione nel Paese africano.

Parigi rafforza la sicurezza all'ambasciata di Niamey

La Francia annuncia l'adozione di «misure di rafforzamento della sicurezza della nostra ambasciata» a Niamey, ricordando «gli obblighi che incombono a tutti in materia di protezione dei siti e del personale diplomatico, come anche dei residenti stranieri». «La Francia plaude alle decisioni assunte dai capi di Stato dell'Ecowas, che chiedono il ritorno immediato all'ordine costituzionale in Niger, insieme al presidente Mohamed Bazoum, eletto dai nigerini e appoggia le sanzioni economiche e finanziarie» dopo il golpe della settimana scorsa, si legge in una nota diffusa dal ministero degli Esteri della Francia in cui si chiede anche «la fine delle inaccettabili violenze» in Niger.

 

Online la prima immagine del presidente nigerino Mohamed Bazoum

È stata pubblicata online la prima immagine del presidente nigerino Mohamed Bazoum destituito dopo il colpo di Stato: l'immagine lo mostra sorridente e in buona salute durante un incontro con il presidente del vicino Ciad Mahamat Idriss Déby. Lo scrive il Guardian citando il post su Facebook dello stesso Déby che spiega di essere andato in Niger «per esplorare tutte le strade e trovare una soluzione pacifica alla crisi.». Il presidente del Ciad ha anche pubblicato una sua foto con il leader del colpo di Stato Abdourahamane Tchiani, anche lui sorridente. Secondo alcune fonti Bazoum sarebbe detenuto nella residenza presidenziale.

 

Von der Leyen: "Legami a rischio con la Ue"

«L'Ue e il Niger condividono profondi legami sviluppatisi nel corso di decenni. L'attacco inaccettabile al governo democraticamente eletto mette a rischio questi legami». Lo scrive in un tweet la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. «Sostengo le decisioni dell'Ecowas e il suo ruolo attivo per un rapido ritorno al suo posto del presidente Bazoum», aggiunge von der Leyen.

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero