Neil Young, cittadinanza americana in stand-by perché fuma marijuana: «Dovrò fare un test»

Neil Young, cittadinanza americana in stand-by perché fuma marijuana: «Dovrò fare un test»
Nel 2016 Neil Young intimò a Trump di non utilizzare più "Rockin' in the Free World", il suo classico del 1989, nel corso della sua campagna...

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Nel 2016 Neil Young intimò a Trump di non utilizzare più "Rockin' in the Free World", il suo classico del 1989, nel corso della sua campagna elettorale. Ora il cantante e musicista canadese vuole ottenere anche la cittadinanza americana proprio per poter esprimere il suo pensiero «secondo coscienza» alle prossime elezioni presidenziali del 2020. Peccato però che dovrà aspettare: l'aver ammesso di fare uso di marijuana ritarda infatti la sua pratica.


A raccontare tutta la vicenda il leggendario cantautore, 73 anni, 40 album all'attivo compreso Coloardo uscito a ottobre, in u
na lettera ai fan pubblicata sul suo sito web. Young ha scritto che ha superato il test per ottenere il passaporto Usa, ma lo scorso aprile l’USCIS (U.S. Citizenship and Immigration Services) – l’agenzia che si occupa di naturalizzazione e immigrazione nel Paese – ha stabilito che le persone che abbiano fatto uso di marijuana potrebbero non rispettare i requisiti per ottenere la cittadinanza, anche se questo non è illegale nello stato in cui vivono. Così gli è stato chiesto di fare un altro esame «poiché fa uso di marijuana». L'amministrazione Trump proprio nell'aprile 2019 ha infatti aggiunto una norma proposta dall'ex ministro della Giustizia Jeff Sessions in base alla quale i richiedenti che usano la cannabis «potrebbero non avere una buona moralità» se viene riscontrato che hanno violato la legge federale. «Spero sinceramente di aver mostrato una buona moralità», ha detto il cantante, che dagli anni Sessanta vive in California ed è stato molto critico nei confronti della presidenza di Trump.

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Il Messaggero