E’ il triangolo maledetto tra Florida, Porto Rico e Bermuda: il luogo che infarcisce le leggende delle navi scomparse. Eppure proprio lì, a circa cinquanta chilometri...
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Il trimarano fantasma rispunta in Olanda dopo aver lasciato la deriva fra Italia e Malta, l'armatore: «C'è stato un arrembaggio»
Si ravviva, dunque, il mito del Triangolo delle Bermuda, alimentato proprio dalla sparizione della Cotopaxi, tanto che nel 1977 fu il regista americano a citare la nave in "Incontri ravvicinati del terzo tipo", che nel film di fantascienza era stata ritrovata nel deserto del Gobi.
La nave è il mercantile a vapore SS Cotopaxi: è stato trovato a 35 miglia a largo di St. Augustine. Gli studi erano iniziati 15 anni fa dal biologo Michael Barnette e solo ora è stato identificato.
Il mezzo salpò il 29 novembre 1925: aveva un carico di carbone e partì da Charleston, nella Carolina del Sud, con l’obiettivo di raggiungere L’Avana, a Cuba. Ma lì non arrivò mai e con lui scomparvero le 32 persone a bordo.
Il luogo dove è stato ritrovato è quello del “Relitto dell’orso”. E' stato particolarmente complesso risalire al nome del Cotopaxi perché i sommozzatori (che conoscevano bene la zona) non riuscivano a trovare dettagli (come quelli di una campana, per esempio) che avrebbe fatto risalire con maggiore facilità all'identità del mercantile. Il nome della nave è stato scoperto facendo una analisi dei documenti storici che vennero archiviati all’epoca, confrontandole con le coordinate del percorso e le descrizioni dei macchinari di bordo.
All'origine della sparizione del Cotopaxi, dunque, non ci sarebbero gli alieni di Spielberg. Secondo una teoria dei ricercatori la nave partì sotto diverse pressioni economiche e così lasciò Charleston senza il giusto equipaggiamento per affrontare una tempesta tropicale. E quella tempesta fu la sua rovina. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero