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Alexey Navalny denuncia su Instagram di essere rinchiuso in un carcere paragonabile, secondo lui, a un campo di concentramento. Scrive: «Devo ammettere che il sistema carcerario russo è riuscito a sorprendermi. Non potevo immaginare che fosse possibile organizzare un vero campo di concentramento a 100 chilometri da Mosca».
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Queste le parole di Navalny su Instagram, dove è stata pubblicata una sua foto col cranio rasato. L'oppositore non ha denunciato maltrattamenti e anzi, dice che tutti sono «amichevoli e cordiali». «La routine, il quotidiano, l'osservanza letterale di regole infinite. Telecamere ovunque, tutti sono monitorati e alla minima infrazione viene fatta una denuncia». Una cosa alla «1984 di Orwell, l'educazione attraverso la disumanizzazione», dice ancora.
«Saluti a tutti, dal "Settore A di Controllo Avanzato"», scrive ancora.
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Il Messaggero