Dopo aver criticato duramente con un tweet la sentenza della Corte d'assise di Bolzano che lo ha condannato a 12 anni di carcere il mullah Krekar, capo spirituale della...
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La cellula jihadista è stata smantellata nell'autunno 2015 a Merano a seguito dell'indagine del Ros di Trento. L'organizzazione di matrice curdo-sunnita era finalizzata alla partecipazione al jihad su scala globale, in adesione allo Stato Islamico e ad al-Nusra, propaggine siriana di al-Qaida. Scopo dell'organizzazione era l'instaurazione di un califfato nel Kurdistan iracheno, regolato dalla sharia. La cellula era volta alla realizzazione di atti di intimidazione nei confronti di governi occidentali, attraverso la costituzione di cellule dormienti disseminate in Europa, informa il Ros. Durante l'inchiesta è stato documentato, inoltre, come l'organizzazione terroristica fosse dedita al reclutamento e all'invio di foreign fighters nelle zone di conflitto a cavallo tra Iraq e Siria.
La cellula terroristica «Rawthi Shax» era organizzata in una struttura gerarchica a rete. I vicecapi dell'organizzazione Rawti Shax erano Rahim Karim Twana e Hamasalih Wahab Awat, entrambi condannati ieri a Bolzano a 9 anni di reclusione. Abdul Rahman Rahim Zana, Jalal Fatah Kamil e Hamad Bakr che avevano il compito di reclutare uomini da avviare all'attività terroristica, sono stati condannati a 7 anni e 6 mesi ciascuno. La difesa, sostenuta dagli avvocati Erica Franzini e Marco Vernillo, ha annunciato appello, sostenendo che al mullah non sarebbe stato garantito in pieno il diritto di difesa. Dopo la sentenza sono stati arrestati per poi essere estradati, oltre al mullah Krekar, altri tre dei sei condannati. Gli arresti sono stati effettuati tra la Norvegia e l'Inghilterra. Due condannati sono cittadini norvegesi, il cui Paese non concede estradizioni verso l'estero. Restano nei carceri di massima sicurezza di Rossano Calabro e Nuoro con condanne definitive altri quattro degli appartenenti alla cellula meranese dell'organizzazione «Rawti Shax», che avevano collegamenti operativi ed organizzativi transnazionali con le cellule in Iraq e Norvegia, Germania, Inghilterra, Svizzera, Grecia e Finlandia.
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Il Messaggero