Migranti, uno dei naufraghi della Sea Watch si getta in acqua per raggiungere Malta

Uno dei migranti della Sea Watch si getta in acqua per raggiungere Malta
Uno dei 32 migranti che si trovano dal 22 dicembre scorso sulla nave Sea Watch 3 ancora in attesa di un porto di sbarco si è gettato in mare per tentare di raggiungere...

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Uno dei 32 migranti che si trovano dal 22 dicembre scorso sulla nave Sea Watch 3 ancora in attesa di un porto di sbarco si è gettato in mare per tentare di raggiungere a nuoto le coste maltesi distanti pochi chilometri. L'uomo - resosi conto che l'impresa era impossibile - ha rinunciato dopo pochi metri in acqua ed è tornato a bordo della nave umanitaria. «Un atto che dà la misura della disperazione delle persone soccorse. La situazione deve essere sbloccata», dicono fonti delle ong. L'imbarcazione è stata raggiunta oggi da due navi delle organizzazioni umanitarie Sea Watch e Mediterranea in missione congiunta per portare viveri e rifornimenti a bordo e per dare il cambio all'equipaggio. 


Due imbarcazioni sono partite da Malta per portare sostegno alla Sea Watch 3 «che ormai da 14 giorni attende l'assegnazione di un porto sicuro per le 32 persone salvate nel Mediterraneo centrale il 22 dicembre», si legge su una nota dell'Alleanza United4Med.

«La Commissione continua i suoi intensi contatti con gli Stati membri disponibili a trovare una soluzione sullo sbarco rapido delle persone a bordo della Sea Watch 3 e Sea Eye», ha detto la portavoce della Commissione Ue Mina Andreeva precisando che «ieri il commissario Avramopoulos ha invitato gli Stati membri a dare sostegno e a contribuire a questo sforzo congiunto per sbarcare in sicurezza quanti sono a bordo il prima possibile. Una serie di Stati membri ha espresso disponibilità verso questo sforzo congiunto e a sostenere Malta». «I nostri contatti procedono ma a questo stadio non intendo fare annunci fino a quando non lo faranno gli stessi Stati membri», ha aggiunto Andreeva.

Il sindaco di Napoli De Magistris intanto ribadisce: «Non c'è alcuna ordinanza che ha chiuso il porto di Napoli che è aperto alle navi da crociera, ai pescherecci, ai traghetti e ai bambini che stanno morendo in mare e lo sarà sempre fino a quando sarò sindaco di Napoli».


«Io sono pieno di messaggi di napoletani che vorrebbero che il sindaco di Napoli si occupasse di Napoli, dell'immondizia a Napoli, del traffico a Napoli, del lavoro a Napoli, delle case popolari a Napoli; se vuole fare il velista e aprire i porti lo faccia, la competenza del porto di fatto è del ministero dell'Interno, e se de Magistris farà il ministro dell'Interno in futuro deciderà cosa fare», ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, a Chieti per la prima tappa del tour elettorale in Abruzzo a sostegno del candidato del centrodestra, Marco Marsilio, rispondendo all'ipotesi di attracco a Napoli per la nave Sea Watch. 
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Il Messaggero