Dopo i 40 recuperati ieri dalla Alan Kurdi, altri 52 migranti sono stati salvati da una nave al largo della Libia: si tratta di 34 uomini, 16 donne e due bambini soccorsi da Open...
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I bimbi a bordo sono tre, due le donne, di cui una incinta. «Stiamo andando - ha spiegato Held - a Lampedusa e spero che troveremo un porto sicuro che definitivamente non è in Libia. La gente soccorsa ci ha detto che prima di tornare in Libia preferirebbero affogare in mare. Non lasceremo che ciò accada».
Ieri il ministro dell'Interno Matteo Salvini ed i colleghi Danilo Toninelli ed Elisabetta Trenta, hanno firmato il provvedimento per il divieto di ingresso nelle acque italiane della nave umanitaria.
«La nave Alan Kurdi, attualmente a 30 miglia dalle coste della Libia, ha rifiutato il porto di Tripoli assegnatole dalla Guardia costiera libica... . Ci risiamo, Ong tedesca se ne frega delle autorità internazionali. Io non mollo!». Così Matteo Salvini su Facebook. E ancora: «Governo tedesco avvisato mezzo salvato, ong avvisata mezza salvata: se entrano in acque italiane prenderemo possesso di quella imbarcazione. Stiamo giocando a rubamazzo? Basta, mi sono rotto le palle. Le navi saranno requisite e saliremo a bordo», ha detto a SkyTg24.
La Guardia di Finanza ha notificato all'equipaggio della Alan Kurdi il decreto che vieta l'ingresso nelle acque territoriali italiane. I militari, secondo quanto si apprende, sono saliti a bordo della nave della ong tedesca Sea Eye, che si trova in acque internazionali a circa 20 miglia da Lampedusa, e hanno consegnato al comandante della nave il provvedimento firmato dai ministri Salvini, Trenta e Toninelli che prevede il divieto «di ingresso, transito e sosta nel mare territoriale».
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Il Messaggero