L'obiettivo della Alan Kurdi, nave della ong tedesca Sea Eye con 40 migranti soccorsi a bordo, era quello di entrare nel porto di Lampedusa. Ma appena è...
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Salvini ha subito attaccato la Germania minacciando: «se entrano in acque italiane prenderemo possesso di quella imbarcazione. Stiamo giocando a rubamazzo? Basta, mi sono rotto le palle. Le navi saranno requisite e saliremo a bordo». Ieri in serata c'è stato il salvataggio della una ong: la spagnola Open Arms, una ong spagnola, che ha salvato 52 persone, tra cui 16 donne e 2 bimbi. «Ora abbiamo bisogno di un porto sicuro», chiedono anche loro.
La capo missione Barbara Held della Alan Kurdi, prima di arrivare nei pressi delle acque italiane, aveva avvisato: «Stiamo andando a Lampedusa e spero che troveremo un porto sicuro che definitivamente non è in Libia. Le persone soccorse ci hanno detto che prima di tornare in Libia preferirebbe affogare in mare. Non lasceremo che ciò accada».
A bordo della ong tedesca anche tre bambini, di cui uno ferito, due donne, di cui una incinta e due sopravvissuti all'attacco al centro di Tajoura. Molti di loro hanno testimoniato, ancora una volta, le terribili condizioni dei campi in Libia.
Ma Salvini sembra non sente ragioni: «C'è una novità squallida e disgustosa: è in atto l'ennesima provocazione nel Mediterraneo. Sto raccogliendo elementi ma dimostreremo al mondo che non abbiamo lezioni da prendere: si
comportano davvero in maniera meschina i perfettini che vorrebbero dare lezioni al mondo».
L'attacco è nuovamente rivolto al governo tedesco, che si era detto disposto ad accogliere parte dei 115 migranti sbarcati ieri ad Augusta dalla nave Gregoretti della Guardia Costiera. «Mi hanno girato una e-mail - continua il Ministro dell'Interno - che arriva dalla Commissione europea in cui c'è un ricatto da parte del Governo tedesco che si era impegnata a prendere 30 immigrati della Gregoretti: dicono che li prendono se facciamo sbarcare i 40 della Alan Kurdi».
Ma il no di Salvini è secco: «Governo tedesco avvisato mezzo salvato, ong avvisata mezza salvata: se entrano in acque italiane prenderemo possesso di quella imbarcazione. Non accettiamo ordini e invasioni. Nel Mediterraneo ci sono 5 navi ong in questo momento che vorrebbero entrare in Italia. Se entrano in acque territoriali italiane, le sequestriamo una per una. Vediamo chi si stanca prima».
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Il Messaggero