Sbarchi raddoppiati in agosto e una situazione prossima al collasso. Sono oltre 18.000 le persone, soprattutto famiglie siriane e afghane, giunte nelle isole greche tra...
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Nel campo di Moria a Lesbo a fronte di una capienza di 3.000 posti ci sono oltre 13 mila persone, per il 42% minori tra i 7 e 12 anni, tra cui quasi 1.000 bambini e ragazzi arrivati da soli, «costrette a sopravvivere in condizioni disumane». «Solo a Lesbo tra agosto e settembre sono arrivate 8.500 persone su una popolazione di 85 mila abitanti, una media di 140 al giorno» - ha detto Riccardo Sansone responsabile dell'ufficio umanitario di Oxfam Italia. «Con l'inverno alle porte, quasi la metà delle persone, aggiunge, sono costrette a vivere nelle aree non ufficiali intorno all'hotspot, in tende improvvisate o direttamente all'aperto in mezzo alla sporcizia con una doccia per 230 persone e una toilette per 100 persone nella zona adiacente al campo».
Oxfam ritiene fondamentale »superare gli effetti creati dal disastroso accordo tra Ue e Turchia, in Paesi di primo arrivo come la Grecia, attraverso un efficace meccanismo di ridistribuzione dei richiedenti asilo tra gli stati membri, non solo su base volontaria. Tenendo presente che nel 2019 in Grecia sono arrivati oltre 45 mila migranti, più di quante sbarcati in Italia, Spagna e Malta». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero