Michelle Obama: «Trump razzista e stalker. Le mie figlie? Concepite in vitro

Razzista, misogino e stalker. Così Michelle Obama definisce il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, nella sua autobiografia in uscita martedì,...

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Razzista, misogino e stalker. Così Michelle Obama definisce il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, nella sua autobiografia in uscita martedì, 'Becoming', secondo gli estratti pubblicati nelle ultime ore. Da martedì, Michelle sarà anche in giro per presentarla a pagamento: il tour è già sold out.


Michelle Obama ha poi scritto che «non perdonerà mai» Donald Trump per la teoria del certificato di nascita dubbio del marito. Promuovendo questa teoria - secondo la quale l'ex presidente americano Barack Obama era nato in Kenya - il tycoon, afferma ancora MIchelle, ha messo in pericolo la sua famiglia. «L'intera vicenda» del certificato «era una pazzia e una meschinità, con nascoste intolleranza e xenofobia. Ma era anche pericolosa» perché poteva provocare «deliberatamente dei matti. Donald Trump con le sue insinuazioni ha messo la sicurezza della mia famiglia in pericolo. E per questo non lo perdonerò mai», ha affermato l'ex first lady sul suo libro di memorie Becoming, in uscita martedì ma di cui alcuni media americani hanno ricevuto alcuni estratti.

Obama scrive poi di aver pensato che Trump volesse «mettersi in mostra», annunciando la sua candidatura alla Casa Bianca nel 2015, e di non potersi spiegare perché tante donne abbiano preferito un «misogino» a Hillary Clinton, «eccezionalmente qualificata». Inoltre l'ex first lady accusa Trump di aver fatto «stalking» ai danni di Clinton nel corso di un dibattito elettorale, ricordando come seguisse la candidata sul palco, restandole alle spalle minaccioso e cercando di «ridimensionare la sua presenza». Nel libro, Michelle Obama scrive apertamente di tutto, dall'infanzia a Chicago al razzismo che ha dovuto affrontare da prima first lady nera.

Michelle partirà in tour per promuovere la sua biografia: il 13 novembre, primo giorno di vendita del libro, sarà nella sua città natale, Chicago. Poi, lo presenterà in altre nove città: Los Angeles, Washington, Boston, Philadelphia, New York, Detroit, Denver, San Francisco e Dallas, ultima tappa in programma il 17 dicembre. Le presentazioni avverranno nelle grandi arene cittadine, quelle dove giocano, per esempio, le squadre della Nba, e i biglietti d'ingresso saranno in vendita con Live Nation, la società di eventi conosciuta soprattutto per i concerti di star come Rihanna e Katy Perry. Il suo tour, con biglietti che costano da 30 a migliaia di dollari, è già 'sold out'. 


Michelle Obama ha confessato poi di aver avuto un aborto spontaneo 20 anni fa e di aver usato la fecondazione in vitro per avere Malia e Sasha, le sue due figlie, che ora hanno . In un'intervista alla tv Abc, l'ex first lady ammette di essersi sentita «sola e persa» dopo l'aborto e questo perché non sapeva quanto fosse comune. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero