Matteo Catalani, morto a 29 anni lo chef che aveva conquistato gli Stati Uniti con la pasta fatta in casa: accertamenti in corso

Cresciuto a Pistoia, subito dopo il diploma Matteo era volato negli Stati Uniti dove aveva raggiunto il successo con due locali a Washington

Matteo Catalani, morto a 29 anni lo chef che aveva conquistato gli States con la sua pasta fatta in casa
Aveva conquistato gli americani con la sua pasta fatta in casa, aprendo ben due locali di successo a Washington. Il giovanissimo chef italiano Matteo Catalani, originario di...

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Aveva conquistato gli americani con la sua pasta fatta in casa, aprendo ben due locali di successo a Washington. Il giovanissimo chef italiano Matteo Catalani, originario di Pistoia, è morto domenica 14 agosto, a soli 29 anni stroncato da un arresto cardiaco a Washinghton città dove viveva. In corso accertamenti da parte delle autorità statunitensi per chiarire la causa del decesso, il padre è già negli Stati Uniti per seguire la vicenda.

Matteo Catalani, chi era lo chef morto negli States 

Cresciuto a Pistoia, subito dopo il diploma Matteo era volato negli Stati Uniti seguendo le orme dello zio, chef affermato. Dopo pochi anni di lavoro aveva aperto la caffetteria "Al Volo" a Washinghton riscuotendo un grande successo. Il suo menù con pasta fatta in casa e sughi della tradizione del Bel Paese aveva conquistato il cuore degli americani. Tanto che dopo qualche anno ha duplicat il successo con l'apertura di un altro locale "Retrobottega" insieme al collega Rolando Frias.

A diffondere la notizia della scomparsa di Matteo, sui social, è stato proprio lo staff dei suoi locali, Al Volo e Retrobottega. Decine i messaggi anche dall'Italia, dedicati al giovane chef. 

 

In corso accertamenti

Sono in corso accertamenti per chiarire le cause del decesso da parte delle autorità statunitensi. Catalani, come emerso da fonti vicine a chi lo conosceva, è morto domenica scorsa a causa di un improvviso arresto cardiaco. È già partito per Stati Uniti il padre Massimiliano. Matteo Catalani si era trasferito in America subito dopo il diploma per seguire le orme dello zio, uno chef affermato. In pochi anni il giovane professionista era riuscito ad aprire diversi locali di successo dove proponeva menù rigorosamente italiani.

 

 

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Il Messaggero